Pierina Paganelli, parla la moglie di Dassilva: “Louis attende il riesame, comparazione Dna ci dà ragione”
È attesa per lunedì l'udienza davanti al tribunale del Riesame di Rimini per il caso di Pierina Paganelli, l'anziana 78enne trovata morta nel garage del suo stabile di via del Ciclamino il 3 ottobre scorso. Gli avvocati difensori di Louis Dassilva, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi, cercheranno di far cadere le esigenze cautelari per il vicino di casa e amante della nuora della vittima, Manuela Bianchi, attualmente accusato del delitto.
Per il momentonon sono state trovate tracce di Dna ricollegabili al metalmeccanico 34enne, anche se alcune di queste, secondo quanto trapela dagli ambienti investigativi, sarebbero troppo deboli per dare dei risultati attendibili.
Mentre la difesa di Dassilva si prepara per l'udienza di lunedì, la moglie del 34enne, Valeria Bartolucci, è tornata a parlare della vicenda ai microfoni di Pomeriggio Cinque. Secondo la Procura, Dassilva avrebbe ucciso per difendere Manuela Bianchi, vicina di casa e nuora della vittima con la quale aveva stabilito da qualche tempo una relazione extraconiugale.
L'intenzione di Dassilva, per l'accusa, sarebbe stata quella di eliminare Paganelli per poter proseguire la propria relazione con Bianchi e mantenere al contempo il matrimonio con Bartolucci, che fino a quel momento gli aveva permesso di vivere in buone condizioni economiche.
Nonostante le ipotesi della Procura, Bartolucci continua a restare al fianco del marito. "Non so se il nostro matrimonio potrà sopravvivere – aveva detto nei giorni scorsi alla trasmissione Mediaset -. Per il momento è in prognosi riservata. Nonostante tutto ho promesso di restargli accanto in questo percorso, fino alla fine".
Bartolucci, che ha visitato diverse volte Dassilva in carcere, ha detto di averlo trovato "stanco e provato". "Gli ho però portato una bella notizia, gli ho detto che la comparazione del Dna non ha mostrato collegamenti con lui. Per ora non vi è nessun match. Ci auguriamo che questo porti a una scarcerazione".
"Questa attesa è stressante ed esasperante – ha sottolineato Bartolucci facendo riferimento alla prossima udienza del Riesame – ma abbiamo un cauto ottimismo. Lui sta vivendo queste giornate in carcere allenandosi e ascoltando tanta musica. Non è mai stato in grado di star fermo".
A chi le chiede se crede all'innocenza di Dassilva e come giustifica i dettagli non combacianti tra la sua versione dei fatti e quelli ricostruiti dalle indagini, Valeria risponde di essere sicura dell'estraneità del 34enne all'omicidio.
"La Procura sostiene che alle 22.17 stesse attraversando la strada per dirigersi verso il condominio? Poteva essere uscito per qualsiasi altro motivo, anche per consumare stupefacenti. La sua presenza non vuol dire che sia lui l'assassino. Avrebbe potuto tacere immaginando che chiunque fosse stato visto da quelle parti poco prima dell'omicidio fosse un potenziale sospettato, invece ha parlato senza remore".
Su Manuela Bianchi e suo fratello Loris, invece, Bartolucci spende poche parole. "Loris dice che è stato mio marito a proporsi a Manuela? Voglio dirlo davanti alle telecamere: anche se così fosse, la signora aveva libero arbitrio, poteva scegliere cosa fare e valutarne le conseguenze".