Pierina Paganelli, parla il figlio Giuliano Saponi: “Non tutti dicono la verità in questa storia”
"Ho passato gli ultimi mesi in una maniera difficile da spiegare. La tristezza e la rabbia ci sono sempre state e non spariranno finché non ci sarà la parola fine". A parlare è Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso 3 ottobre nel garage del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, dove viveva. Intervistato nel corso della puntata di oggi di Mattino Cinque in onda su Canale 5, l'uomo ha parlato di quanto successo alla madre e dei successivi risvolti investigativi: al momento unico indagato per l'omicidio dell'anziana resta Louis Dassilva, 34enne vicino di casa della donna, che nei mesi scorsi ha anche avuto una relazione extraconiugale proprio con la moglie di Giuliano, Manuela Bianchi.
"Quando Louis è stato arrestato ho pensato che le cose dal punto di vista investigativo avevano preso una pista decisa. Aspettiamo di vedere cosa e dove ci porterà. Sicuramente è un punto importante di tutto quello che è stato fatto. Ma se è un punto di arrivo o di partenza lo capiremo col tempo", ha detto Giuliano senza sbilanciarsi troppo.
Tuttavia, secondo l'uomo, che in seguito ad un incidente in bici è stato in coma per diversi mesi prima di ritornare a casa "in questa storia la verità non è mai chiaramente raccontata dagli altri e dobbiamo aspettare che qualcuno abilitato a farlo si faccia avanti. Ho capito che bisogna aspettare la fine di tutto per comprendere il quadro completo. Non tutti dicono la verità in questa storia".
Alla domanda se i rapporti tra Pierina e Manuela fossero cambiati prima dell'omicidio, ha risposto: "Da quando mi sono risvegliato dal coma erano molto distanti, non c'erano rapporti. Se ci fossero stati dissapori lo avrei saputo perché mia madre mi parlava di tutto. Non credo che sia una pista economica da valutare, la strada è completamente diversa ma si deve ancora appurare" se il movente è davvero la storia tra Louis e Manuela.
Intanto, dal punto di vista delle indagini, è stato fissato per lunedì 30 settembre l'incidente probatorio sui dispositivi elettronici in uso a Louis. Gli accertamenti in questione dovrebbero riguardare due cellulari, un Samsung e un iPhone, quattro distinti orologi digitali e infine due laptop Lenovo e Acer. Saranno analizzati foto, video, dati della cronologia della navigazione internet, eventi di sistema, ma anche chat intrattenute con qualsiasi applicazione.