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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, minacce di morte e insulti a Manuela Bianchi: “Ho paura per me e mia figlia”

Manuela Bianchi, nuora della 78enne Pierina Paganelli uccisa nel garage della sua abitazione di Rimini, avrebbe ricevuto minacce di morte e insulti relativi alla relazione extraconiugale avuta con Louis Dassilva, suo vicino di casa. A Quarto Grado ha rivelato di avere paura per sé e per la figlia adolescente.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Manuela Bianchi
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Avrebbe ricevuto minacce di morte e una serie di messaggi minatori sui social network Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli uccisa a 78 anni nel garage del suo stabile di via del Ciclamino, a Rimini. La morte dell'anziana resta ancora un mistero e non vi sono persone iscritte al registro degli indagati. Mentre chi indaga sembra brancolare ancora nel buio, la morte di Paganelli e l'inchiesta avrebbero sensibilmente raffreddato il clima sul pianerottolo del terzo piano dello stabile dove la 78enne viveva. Alla porta accanto, infatti, vivevano la nuora Manuela con il marito Giuliano Saponi e l'infermiera Valeria Bartolucci, sposata con Louis Dassilva.

Nel corso delle indagini è emersa non solo la crisi matrimoniale tra Manuela Bianchi e il marito Giuliano, ma anche una relazione extraconiugale che la nuora di Paganelli avrebbe avuto con il vicino di casa Dassilva. Durante la puntata della trasmissione Quarto Grado, sono state mostrate delle immagini esclusive di una missiva scritta a mano e inviata a Manuela Bianchi dai caratteri minatori. Tutte le minacce di morte riportate fanno riferimento all'omicidio della 78enne e alla relazione avuta in passato con Dassilva.

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I graffiti contro Manuela Bianchi e le minacce

"Ho paura – ha raccontato Bianchi  ai microfoni della trasmissione di Rete 4 -. Chi scrive questi messaggi minatori sostiene che io sia l'assassina o la mandante dell'omicidio di Pierina. Leggo cose come: ‘Se non c'entri con la sua morte, sei la mandante'. In questi messaggi minatori leggo anche tanti insulti riferiti alla mia relazione con Dassilva. Mi sembra un atteggiamento sessista, perché ho sbagliato ma non sono un'assassina e non ho provocato il delitto. Ho paura per me e per mia figlia che non vorrei mai lasciare sola".

Oltre alle lettere minatorie, sono spuntati nei pressi di un cavalcavia poco lontano dall'abitazione di Paganelli dei graffiti offensivi riferiti proprio alla nuora della vittima. Il luogo non è casuale: quello, ha raccontato Bianchi, era uno dei luoghi di incontro tra lei e il vicino di casa marito di Bartolucci.

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La relazione extraconiugale scoperta dalle carte dell'inchiesta

Dopo la morte di Paganelli, i rapporti tra Bartolucci, Dassilva e Bianchi si sono raffreddati sensibilmente. La nuora della 78enne uccisa ha riferito ai microfoni di Quarto Grado di non aver più avuto alcun rapporto con i due coniugi vicini di casa. Secondo la trasmissione, la donna vivrebbe ancora nella stessa casa con la figlia adolescente e il figlio dell'anziana vittima, Giuliano Saponi.

Stando alle informazioni riferite durante la trasmissione di Rete 4, Valeria Bartolucci avrebbe scoperto del tradimento del marito Louis con Bianchi solo dalle carte dell'inchiesta. L'infermiera, insieme al partner e ai fratelli Bianchi, è una dei principali sospettati per il delitto secondo gli inquirenti. Nessuno dei quattro è stato però iscritto al registro degli indagati.

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