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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, Louis “incastrato” dalle telecamere. Manuela Bianchi: “So che potrei essere indagata”

Durante la puntata della trasmissione Mediaset “Quarto Grado”, Manuela Bianchi e suo fratello, due dei “sospettati” per l’omicidio di Pierina Paganelli, hanno espresso la loro opinione sull’iscrizione al registro degli indagati di Louis Dassilva, vicino di casa della 78enne ed ex amante di Manuela. Entrambi hanno detto di essere “certi della sua innocenza”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Otto mesi dopo l'omicidio di Pierina Paganelli, il vicino di casa Louis Dassilva è l'unico iscritto al registro degli indagati. Durante la puntata di oggi, venerdì 14 giugno, della trasmissione Tv Quarto Grado si è tornato a parlare del ruolo assunto nella vicenda dal marito dell'infermiera Valeria Bartolucci e degli equilibri tra i 4 "maggiori sospettati".

Una settimana dopo l'iscrizione al registro degli indagati, Dassilva ha continuato a non rilasciare dichiarazioni alla stampa. Il suo nome come unico indagato è arrivato quasi inaspettatamente dopo tanti mesi di incertezza, anche se per lui la Procura avrebbe chiesto l'iscrizione al registro già ad ottobre.

Per accertare eventuali responsabilità del vicino di casa, saranno effettuate verifiche (tramite l'incidente probatorio dopo la richiesta della difesa) sulle tracce biologiche trovate sulla borsa di Paganelli, sui vestiti strappati della 78enne, sul coltello da cucina sequestrato a Dassilva e sul bisturi a lui sequestrato. Saranno sottoposti ad analisi anche i vestiti dell'uomo, da lui consegnati nel mese di novembre e alcune tracce ematiche trovate nel bagno della sua abitazione.

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Le telecamere che "incastrano" Dassilva secondo l'accusa

Ad aver "incastrato" Dassilva nel registro degli indagati, sarebbero stati i filmati realizzati da due telecamere di videosorveglianza nei pressi dello stabile di via del Ciclamino, dove Paganelli è stata trovata morta il 3 ottobre scorso. La prima telecamera di sorveglianza presa in esame sarebbe quella di una farmacia poco lontana dalla zona: il dispositivo avrebbe ripreso Dassilva mentre percorreva la strada dall'attività commerciale al condominio con indosso dei vestiti diversi da quelli che l'uomo ha consegnato agli inquirenti a novembre.

La seconda telecamera, invece, è proprio quella interna alla farmacia: nei filmati appare infatti un uomo molto alto (della stessa altezza di Dassilva) mentre porta via un sacchetto della spazzatura, forse l'arma del delitto usata per uccidere Pierina. A difendere la sua posizione c'è la moglie Valeria Bartolucci ma anche Manuela Bianchi, la donna con la quale aveva avuto una relazione extraconiugale. Entrambe, infatti, sono convinte che Dassilva sia estraneo alla vicenda e già otto mesi fa Bartolucci aveva affermato che il marito aveva trascorso tutta la serata tra il 2 e il 3 ottobre a casa sul divano.

le telecamere della farmacia
le telecamere della farmacia

La posizione di Loris Bianchi: "Credo a Louis"

Durante la puntata di Quarto Grado è stato inoltre intervistato anche il fratello di Manuela Bianchi, Loris, che pure ha sottolineato di credere all'innocenza di Louis. "La sua posizione di indagato non mi ha fatto cambiare idea su di lui – ha spiegato -. Essere indagati non vuol dire per forza essere colpevoli e fino alla prova contraria, io credo alle sue parole e non mi sento di condannarlo".

Bianchi ha anche fatto delle precisazioni in merito a delle sue esternazioni poco dopo l'inizio delle indagini sull'omicidio. "Non è vero che ho detto ‘giustizia è stata fatta' due ore dopo l'omicidio. Non nego di aver detto questa frase, ma l'ho fatto il giorno dopo e non sapevo che Pierina era stata uccisa. Sono andato a testimoniare e dopo ore sono salito a casa da mia sorella. A Louis ho detto questa frase, ma nessuno sapeva cosa fosse successo, qualche giornalista diceva perfino che fosse morta per un incidente. Non sapevo dell'omicidio, la mia frase è stata infelice ma circoscritta ad altri eventi avvenuti nei mesi prima con mia sorella".

"Non ho mai appoggiato a prescindere Manuela. L'ho sostenuta quando ha ricevuto attacchi gravi, ma su tante cose sono stato il primo a criticarla a viso aperto e lei lo sa. Pierina non amava mia sorella? Sicuramente, ma lei aveva già detto mesi prima la sua morte di avere un'altra persona nei pensieri e non le avevo mai viste litigare apertamente".

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La relazione tra Manuela Bianchi e Louis Dassilva

Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Louis, gli altri 3 ex sospettati per l'omicidio hanno espresso posizioni garantiste. Prima tra tutte Manuela Bianchi, che ai microfoni della trasmissione Mediaset ha detto di credere all'estraneità di Dassilva ai fatti. "Non credo faccia piacere sapere che una persona alla quale hai voluto bene è indagata per l'omicidio di tua suocera – ha dichiarato -. Ho riflettuto anche sulle parole degli avvocati e comunque so che la sua iscrizione al registro è legata agli accertamenti irripetibili che vanno effettuati sui reperti. Ci ho pensato a lungo e mi sono tranquillizzata, anche perché sono convinta che sia innocente e che questi test risulteranno negativi".

La donna ha spiegato di non aver paura di Dassilva o della moglie, Valeria Bartolucci. "Louis mi ha sempre trasmesso una grande sicurezza, non ho paura di vivere accanto a lui. Ho paura di altre persone che non conosco e che davvero potrebbero aver ucciso mia suocera". Poi Bianchi è tornata sulla mattina del ritrovamento del corpo senza vita della 78enne. "È vero, non ho citofonato a mia suocera anche se non avevo capito che il cadavere fosse il suo. Non le avrei mai fatto vedere un corpo morto a terra e soprattutto avevo bisogno di persone di polso, forti, che potessero aiutarmi. Valeria Bartolucci è un'infermiera, l'ho cercata sperando potesse prestare soccorso. Credevo che la persona riversa a terra fosse la mamma di un condomine che conosco, avevo bisogno di supporto emotivo in quel momento".

Manuela Bianchi
Manuela Bianchi

Alla sua relazione extraconiugale con Dassilva, invece, Manuela Bianchi dice di aver posto un punto definitivo. "È finita molto tempo fa. Valeria per me era un'amica, non volevo rovinarle la vita e farla soffrire, per questo non le avevamo detto nulla anche dopo la fine di questo rapporto – ha affermato la donna -. Io avrei provato a vivere una vita con Louis, tanto da aver ammesso di avere un'altra persona nei miei pensieri anche davanti a mio marito. Lui però mi ha detto che amava sua moglie, non aveva intenzione di andare avanti e che aveva scelto lei. Ho rispettato la sua scelta".

"Qualcuno dice che tra noi fosse amore? Se così fosse stato, saremmo insieme. Lui ha fatto la sua scelta che io rispetto" ha concluso. Poi Bianchi ha smentito qualunque tipo di messaggio scambiato tramite pizzini con Dassilva. "La nostra relazione è finita, non è vero che va avanti di nascosto e non è vero che ci siamo scambiati qualsiasi tipo di messaggio. Valeria sostiene di aver trovato miei messaggi scritti a mano e lasciati in una bottiglia? Aspetto questi biglietti per sottoporli a perizia calligrafica".

"Non ho paura di un'indagine o di un arresto. Potrebbe accadere, potrebbero volermi indagare per effettuare degli accertamenti irripetibili, ma sono tranquilla perché so che sarà una parentesi e so quello che ho fatto e quello che non ho fatto".

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