Pierina Paganelli, Louis Dassilva incontra la moglie in carcere: “Mi ha ribadito di essere innocente”
"Quando l'ho visto al tavolo, sono rimasta per venti secondi a guardarlo. Era una situazione irreale". A parlare è Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilvia, il 34enne arrestato per la morte di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso 3 ottobre nel garage del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini.
Martedì, dopo aver ricevuto l'autorizzazione da parte del tribunale, la donna è andata in carcere a trovare il marito e all'uscita si è lasciata andare ad alcuni commenti ai microfoni dell'Estate in diretta, a cui ha aggiunto: "Quando mi ha visto si è alzato e mi è venuto incontro. Ci siamo abbracciati. Lì la lacrimuccia premeva per uscire, ma l'ho tenuta a posto".
Sempre Valeria ha poi precisato che le ha "ribadito, ancora una volta, di essere innocente. Io gli ho detto che non c'è bisogno di dirlo, che già lo so, l'ho visto con i miei occhi. Louis non ha fretta di uscire dal carcere: ha detto che gli va bene restare lì purché la verità alla fine venga fuori".
Secondo gli inquirenti proprio Dassilva avrebbe ucciso Pierina Paganelli lo scorso 3 ottobre. Il movente sarebbe da ricercare nella relazione extraconiugale che il 34enne intratteneva con Manuela Bianchi, nuora della vittima perché sposata con il figlio di quest'ultima, Giuliano Saponi.
L'indagato ha anche presentato ricorso tramite il suo avvocato Riario Fabbri al Tribunale del riesame di Bologna. "Chiederemo – ha fatto sapere il legale – al Tribunale anche di entrare nel merito". Significa che non dovrà essere valutata solo la sussistenza dei criteri per la carcerazione preventiva ma anche le prove che hanno portato all'esecuzione dell'ordinanza cautelare in carcere. Tra queste le immagini della telecamera di sorveglianza della farmacia che riprenderebbe Dassilva il giorno del delitto.