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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, Loris Bianchi due giorni dopo l’omicidio: “L’ha uccisa Louis. Ma potrei essere stato io”

“Io penso che sia stato Louis. Ma può essere anche che mia sorella sia impazzita. O potrei essere stato io”. È quanto avrebbe detto Loris Bianchi il 5 ottobre 2023, quando venne ascoltato in Procura a Rimini dopo il ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa due giorni prima. La difesa di Dassilva, unico indagato: “C’erano più persone sulla scena la notte del delitto”.
A cura di Eleonora Panseri
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Pierina Paganelli e Loris Bianchi.
Pierina Paganelli e Loris Bianchi.
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"La mia mente pensa che la morte di Pierina sia stata una sorta di giustizia protettiva nei confronti di mia sorella Manuela. È un viaggio che mi sono fatto. Io penso che sia stato Louis. Ma può essere anche che mia sorella sia impazzita con gli psicofarmaci. O potrei essere stato io".

È quanto avrebbe detto Loris Bianchi il 5 ottobre 2023 quando venne ascoltato in Procura a Rimini dopo il ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa due giorni prima. Le sue dichiarazioni verranno pubblicate in esclusiva domani sul settimanale Giallo.

Loris, fratello di Manuela Bianchi, nuora dell'anziana, la sera del delitto era stato a cena a casa della sorella. Nello stesso condominio dove abitava la vittima, e dove è stato rinvenuto il suo cadavere, viveva anche Louis Dassilva.

Il 34enne, amante di Manuela Bianchi e attualmente unico indagato per l'omicidio, è stato arrestato il 16 luglio e da allora è in carcere. Oltre alla frase su se stesso, sulla sorella e su Dassilva, Bianchi aveva aggiunto altri dettagli: "Tra Manuela e Pierina c'era molto astio. Ma anche l'odio di Pierina verso di me era evidente. Per questo ho detto che il fatto di oggi è una giustizia divina".

"Parliamo della prima SIT (Sommarie Informazioni Testimoniali) di Loris Bianchi e questi sono già elementi che sono stati ben valutati dagli inquirenti. Ribadiamo assolutamente la totale estraneità dei fatti contestati sia di Loris che di Manuela", ha spiegato a Fanpage.it il criminalista Davide Barzan che, insieme all'avvocata Nunzia Barzan, sta assistendo i fratelli Bianchi

L'avvocato di Dassilva: "La notte del delitto c'erano più persone nel garage"

"Ci sono ancora misteri nel garage di via del Ciclamino, dove è stata uccisa Pierina Paganelli e Ignoto 1 non c'entra nulla", ha detto l'avvocato Riario Fabbri che, insieme all'avvocato Andrea Guidi, difende Dassilva.

La difesa del 34enne sta aspettando i risultati dell‘incidente probatorio sul video registrato dalle telecamere di videosorveglianza di una farmacia nei pressi del condominio di via del Ciclamino la sera del 3 ottobre. "Ieri in concomitanza dell'incidente probatorio su cam3 abbiamo anche effettuato nuovi sopralluoghi insieme al nostro consulente fonico", spiega il legale.

"Quella notte in quel garage c'erano più di una persona. Si sentono rumori di sottofondo che fanno pensare a soggetti che si muovono nelle vicinanza della scena del crimine. Questo almeno fino alle 22.27, dieci minuti oltre l'orario in cui gli inquirenti collocano Dassilva davanti a cam3 (la telecamera della farmacia, ndr)", aggiunge.

Tra gli elementi che lasciano ancora perplessi gli avvocati di Dassilva ci sono anche i 55 secondi che Pierina avrebbe impiegato per fare sette passi, quanti cioè la separavano dal suo garage alla porta tagliafumo dove verrà ritrovata morta la mattina dopo. L'ipotesi della difesa è che abbia incrociato qualcuno che conosceva e che abbia rallentato il passo.

Il ruolo di Dassilva e le prossime fasi dell'incidente probatorio

Lincidente probatorio iniziato ieri, martedì 26 novembre, è stato richiesto dalla Procura perché Emanuele Neri, un altro vicino di casa di Paganelli, si sarebbe riconosciuto in alcuni video ripresi dalla stessa telecamera sere prima. Non è chiaro invece se si sia riconosciuto in quello del 3 ottobre e sarà quindi importante stabilire se nel video c'è Dassilva o Neri. 

Per l'accusa il video rappresenterebbe la "prova regina" che incastrerebbe l'indagato. "In questo momento l'accusa si basa molto su questo video. Noi attendiamo di avere i risultati per poi verificare se proporre o meno nuova istanza di scarcerazione. Perché ovviamente se nell'incidente probatorio emerge che l'ignoto non è Louis Dassilva, noi la faremo", ha detto Fabbri a Fanpage.it.

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