Pierina Paganelli, l’avvocato di Dassilva : “Accertata assenza del suo Dna, ora si indaghi su tracce estranee”
Non sono state trovate tracce del Dna di Louis Dassilva sul corpo di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate nel garage del suo palazzo in via del Ciclamino, a Rimini. Nessuna traccia del 34enne vicino di casa dell'anziana neppure sui reperti sequestrati dagli inquirenti (in tutto 30) analizzati nel corso della perizia genetica.
Il dettaglio, seppur importante per le indagini, non cambia per ora la condizione di unico indagato attualmente in carcere con l'accusa di omicidio di Dassilva. Per l'istanza di scarcerazione, spiega il suo avvocato Riario Fabbri a Fanpage.it, bisognerà aspettare l'esito dell'incidente probatorio sul video della Cam3, la telecamera del sistema di videosorveglianza di una farmacia situata in via del Ciclamino che la notte dell'omicidio, il 3 ottobre 2023, ha ripreso un uomo che secondo gli inquirenti sarebbe proprio il 34enne di origini senegalesi.
Il filmato, la cui definizione non è chiarissima, è stato sottoposto a nuove verifiche in quanto l'uomo ripreso dall'occhio elettronico della farmacia potrebbe essere Emanuele Neri, un altro vicino di casa della donna estraneo alle indagini.
Avvocato, ha comunicato la notizia relativa alla perizia genetica a Dassilva?
Lui è costantemente aggiornato sui progressi nelle indagini e sui vari passaggi effettuati nell'ambito delle strategie difensive. Questo risultato è molto importante per noi, lui è stato davvero felice di sapere di questa evidenza saltata fuori dalle analisi. Era molto contento. Sapere che quello che diciamo da tempo ora è nero su bianco è fonte di grande sollievo per lui, perché finalmente la sua estraneità inizia ad essere evidente.
Sono stati analizzati tutti i reperti che erano stati disposti?
Si, tramite un macchinario chiamato "Crime lite" la cui tecnologia è estremamente innovativa. È la prima volta che questo dispositivo (in grado di far emergere anche le più piccole tracce di sangue n.d.r.) viene utilizzato in Italia ed è arrivato direttamente dagli Stati Uniti. Dagli accertamenti appare evidente che non ci siano tracce di Dna di Dassilva sugli oggetti analizzati. È emersa la presenza di altri due Dna ignoti di cui avevamo già parlato nei mesi scorsi, i cosiddetti m2 ed m3, e la presenza di tracce di un soccorritore intervenuto sul posto dopo il ritrovamento della salma di Pierina, quindi di una piccola contaminazione della scena del crimine.
Quali saranno i prossimi passi per la difesa?
L'istanza di scarcerazione che però non sarà effettuata adesso, ma solo in caso di esito positivo dell'incidente probatorio sulla Cam3. Quello che ora ci interessa è approfondire la presenza di questi due Dna e cercare di capire di chi siano. Poi ci sarà l'udienza in cui verrà ratificato l'elaborato peritale. Siamo fiduciosi sul fatto che alla fine l'evidenza dei fatti verrà fuori.