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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, la telecamera che “incastra” Dassilva: il vicino non zoppicava prima del delitto

Continuano le indagini sulla morte di Pierina Paganelli, uccisa a coltellate nel garage del condominio di Rimini dove viveva. I sospetti degli inquirenti sul vicino di casa, Louis Dassilva, ripreso da una telecamera di videosorveglianza prima dell’omicidio.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Pierina e al sua famiglia
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Continuano le indagini sulla morte di Pierina Paganelli, l'anziana assassinata nel seminterrato del suo condominio a Rimini. Il caso è stato nuovamente trattato dalla trasmissione "Chi l'ha visto?" che ha ripercorso in un servizio televisivo le tappe dell'inchiesta e le ultime ore della 78enne prima della morte. La svolta appare ancora lontana, ma le forze dell'ordine sono tornate nel condominio di via del Ciclamino per portare via alcuni vestiti di Louis Dassilva, vicino di casa di Pierina e amante della nuora Manuela che viveva nello stesso stabile.

L'ipotesi dell'impianto elettrico manomesso prima del delitto

Mentre l'inchiesta va avanti e gli inquirenti continuano a cercare la soluzione di quello che, almeno per ora, sembra essere un giallo familiare, spunta l'ipotesi di un impianto elettrico manomesso per permettere al killer di agire al buio e non essere individuato. L'ipotesi fa pensare che a manomettere il quadro elettrico, sia stato un inquilino del condominio, qualcuno che sapeva bene come spegnere tutte le luci nel garage della struttura.

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Louis Dassilva ripreso da una telecamera di videosorveglianza

Chiunque abbia manomesso il quadro elettrico, però, potrebbe aver dimenticato una telecamera di videosorveglianza della zona che invece ha ripreso il vicino di casa della 78enne, Louis Dassilva, aggirarsi tranquillamente nei dintorni. Nelle immagini, Dassilva camminava perfettamente. Prima della morte di Pierina, l'uomo non zoppicava,  anche se dopo il delitto si era presentato in Procura visibilmente acciaccato, spiegando di esser rimasto vittima di un incidente in scooter nelle 24 ore precedenti. Il dettaglio spicca proprio perché Manuela Bianchi, moglie di Giuliano Saponi, figlio della vittima, aveva confermato la versione di Dassilva sull'incidente in scooter.

Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.
Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.

Le ultime ore nel condominio di via del Ciclamino prima del delitto

Dassilva, Manuela Bianchi e il fratello Loris sono i principali sospettati dell'omicidio, anche se non sono ufficialmente indagati. Manuela viveva nello stesso condominio della vittima con il marito, Giuliano, e la figlia 16enne. Dopo una crisi, iniziata qualche mese fa, si era trasferita a casa del fratello. Dassilva, invece, aveva continuato a vivere nell'appartamento accanto a quello di Pierina insieme alla moglie Valeria, che agli inquirenti ha detto di essere a conoscenza della relazione che il marito aveva con Manuela Bianchi.

La sera del delitto, Loris e Manuela avevano cenato insieme nella casa dove la donna viveva con il marito e la figlia. Loris Bianchi, secondo quanto raccontato dalla nipote 16enne agli inquirenti, sarebbe uscito alle 22.10. Non un orario qualsiasi: in quegli istanti, infatti, veniva accoltellata a morte Pierina Paganelli. La ragazzina era però stata corretta subito dalla madre, che invece aveva specificato che Loris era uscito di casa intorno alle 22.50, molto tempo dopo il delitto.

La 16enne, che pure era apparsa confusa a chi indaga, non aveva cercato di ritrattare la versione della madre. L'adolescente sarà riascoltata nei prossimi giorni per ripercorrere le tappe della morte di sua nonna, ancora irrisolta.

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