Pierina Paganelli, la storia del biglietto aereo di Dassilva, parla la moglie: “Non voleva scappare”
“Quel biglietto aereo per il Senegal esiste da agosto 2023, quando è successo il fatto a ottobre (l’omicidio di Pierina Paganelli, ndr) se lui avesse avuto intenzione di fuggire lo avrebbe potuto fare anche la settimana dopo la prima Sit, tra l’altro il biglietto era per entrambi. Noi siamo andati invece in agenzia e lo abbiamo bloccato. Per il ritorno invece era previsto il rimborso, lo abbiamo bloccato entro gennaio e infatti ce l’hanno rimborsato. Ecco perché adesso figura un biglietto aperto”: a parlare, davanti alle telecamere di “Pomeriggio Cinque”, è Valeria Bartolucci, la moglie dell’uomo arrestato con l’accusa di essere l’assassino della 78enne uccisa in via del Ciclamino a Rimini nell’ottobre scorso.
Bartolucci, nonostante gli sviluppi dell’indagine, dice di continuare a essere convinta dell’innocenza del marito Louis Dassilva, e ha voluto spiegare appunto anche la questione di questo biglietto aereo per il Senegal (paese natale dell’indagato) che era nelle mani dell’uomo. E lo ha fatto negando appunto l’intenzione di Louis Dassilva di scappare via dall’Italia dopo l’omicidio di Pierina Paganelli.
Sempre davanti alle telecamere di Canale5, Valeria Bartolucci è tornata a parlare di nuovo di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina e amante di suo marito (per gli inquirenti il movente dietro l’omicidio riguarda proprio questa relazione extraconiugale: Dassilva avrebbe voluto impedire alle 78enne di mettersi di traverso alla permanenza della nuora nell’appartamento di via del Ciclamino ed evitare che la moglie venisse a conoscenza della sua storia).
La moglie di Dassilva ha espresso parole dure su Manuela: "Penso che sia una delle persone più abiette che io abbia mai conosciuto. Una persona che non ha un principio morale, una dignità. Usa e sfrutta tutti”, ha detto la donna.
E sempre nelle ultime ore, nel mistero del delitto di Pierina a Rimini, è spuntata anche una foto che riprende quello che sembrerebbe Dassilva la sera dell’omicidio. Il senegalese ha sempre detto invece che quella sera, a quell’ora, era in casa con la moglie a guardare la televisione.
Continua a credere comunque alla sua innocenza, oltre alla moglie Valeria, anche Manuela Bianchi: "Fin quando non sarà una cosa certa al 100% io continuerò a sostenere quello che ho sempre detto, quindi che è innocente", ha detto la nuora della vittima. "Io non ero con lui quella sera, non so cosa ha fatto, se hanno deciso una misura così avranno avuto sicuramente delle motivazioni, ma non è detto che è lui che ha fatto questa cosa tremenda a mia suocera. Io sono tranquilla, so di essere innocente", ha aggiunto Bianchi, che nel giorno dell'arresto di Louis era stata ancora una volta interrogata dagli inquirenti.