Pierina Paganelli, la nuora Manuela: “Le frasi di Valeria? Fanno male. Convinta dell’innocenza di Louis”
In esclusiva a Storie Italiane su Rai 1, Manuela Bianchi, nuora della 78enne Pierina Paganelli uccisa 5 mesi fa nel garage dello stabile di via del Ciclamino a Rimini, è tornata a parlare del delitto ancora irrisolto. La donna, una dei quattro principali sospettati (anche se non indagati) insieme al fratello Loris, al vicino di casa e amante Louis Dassilva e alla moglie di quest'ultimo, Valeria Bartolucci, ha risposto alle dichiarazioni fatte dall'ex amica che qualche giorno fa ha asserito di essere "stata trascinata nelle indagini" insieme al marito.
"Mi hanno fatto molto male le dichiarazioni e insinuazioni sibilline su di me e Louis" ha raccontato. Secondo Bartolucci, Bianchi avrebbe cercato di trascinare lei e il marito nelle indagini. "Non ho mai cercato di portare Louis sotto attenzione, è un'idea lontanissima da quella che avrei fatto".
“Penso che si trascini qualcuno dentro una situazione quando si ha qualcosa da nascondere – ha continuato – quando si è colpevoli. Io ribadisco la mia totale innocenza ed estraneità a quello che è successo a mia suocera. Sono e sono sempre stata convintissima che Louis sia innocente. Non cambio idea e non ho dubbi". Manuela Bianchi ha fatto riferimento anche all'ex amica e vicina di casa, sostenendo che anche lei sia estranea al delitto. "Per me lui e sua moglie rimangono due persone innocenti ed estranee ai fatti. Conoscendo Louis ho una motivazione per dirlo: è una persona che non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere" ha spiegato ancora.
Bianchi è tornata a parlare di Dassilva, definendolo "una persona bellissima, è generosa, gentile, tranquilla, profondamente rispettosa delle persone anziane". "Louis non ha mai avuto nessun cattivo rapporto con nessuno e con mia suocera non c’è mai stato niente. Se chiedete a tutto il vicinato, le persone parleranno solo bene di lui”.
Ai dubbi espressi quindi dai media sul coinvolgimento dei quattro sospettati, Bianchi ha risposto affermando che tutti loro sono "coinvolti loro malgrado" in una brutta situazione. "Siamo stremati e cominciamo a perdere anche un po' di lucidità – ha asserito -. Spero non ci sia una sensazione di ‘rivalsa' nei miei confronti per la breve frequentazione tra me e Louis. Con l'omicidio di mia suocera non c'entra nulla". Bianchi ha rivolto nuovamente il pensiero a Bartolucci, la donna con la quale ha interrotto bruscamente i rapporti dopo che dagli interrogatori è emerso il rapporto extraconiugale che intratteneva con Dassilva. "Immagino il male che abbia potuto fare sapere di questa frequentazione – ha detto – ma non voglio pensare che per esempio Valeria abbia cambiato idea sul mio conto solo per questo. La reputo una persona intelligente che non farebbe mai una cosa del genere”.
Bianchi è poi tornata alla ricostruzione dell'omicidio per il quale si cerca ancora un colpevole. “In questi 5 mesi e mezzo non ho mai smesso di pensare a tutte le possibilità e non ho ancora una risposta o una sensazione. Veramente non capisco chi potesse farle del male. Era una persona amata e stimata da tutti. Il mio amore per lei, l’ho sempre detto, era enorme". Secondo la nuora della vittima, i rapporti si erano raffreddati in seguito alla situazione economica della famiglia (che le era valsa già alcuni problemi con la comunità dei Testimoni di Geova) e per la separazione dal figlio, Giuliano Saponi, dovuta forse anche alla relazione con Dassilva.
"L'amore tra noi – ha ricordato la donna parlando di Pierina – è sempre stato grandissimo. È incredibile che nessuno abbia visto e sentito nulla. Io ci ho pensato e ripensato, era ottobre ed eravamo con le maniche corte. Mi sembra impossibile che dalle 22 alle 8.10 quando io l’ho ritrovata nessuno abbia visto e sentito niente. Anche perché il via vai nel nostro palazzo c’è”.
Sulle minacce subite e sulla decisione di lasciare l'appartamento di via del Ciclamino insieme alla figlia minorenne, Manuela Bianchi ha sottolineato che la paura di ritorsioni ha colpito la sua intera famiglia.
"Dopo le scritte nei sottopassaggi, sono arrivate le scritte su tutta la macchina con gli stessi epiteti. Ho ricevuto lettere anonime scritte a mano con la stessa calligrafia e l'aiuto di morire. Mia figlia è molto provata da un anno sotto una pressione enorme, ha attraversato dolori grandissimi. Prima l'incidente del padre, poi il suo ritorno come una persona totalmente diversa e infine la morte della nonna. Per mio marito Giuliano i primi mesi sono stati tragici, con tutto quello che ha passato senza la mamma e con il bisogno di riabilitazioni e cure. Anche quello che era successo con me ha influito. Ora è molto più sereno, ci stiamo impegnando tanto. Le nostre decisioni future preferisco tenerle per me. Sto riscoprendo una persona fantastica che sta lottando con le unghie e con i denti per riprendersi".
Bianchi ha sottolineato che il futuro con il padre di sua figlia è in questo momento una strada in salita che entrambi stanno percorrendo piano piano. "Giuliano sta affrontando tutto, tirando fuori tutta la forza che credo che non sapesse nemmeno di avere. Siamo spesso insieme ed è bello vedere i suoi progressi”.