Pierina Paganelli, la nuora Manuela: “Ho pensato fosse caduta, allertati soccorsi dopo 10 minuti”
"All'inizio ho pensato a una caduta, ma poi ho capito che non poteva essere un incidente". A ripercorrere i momenti successivi al ritrovamento del cadavere di Pierina Paganelli è Manuela Bianchi, la nuora della vittima, uno dei personaggi sui quali si sono concentrati fin da subito i sospetti degli investigatori. Con il fratello Loris e il vicino di casa Louis Dassilva, con il quale avrebbe avuto una relazione, ha trascorso 5 ore nel giardino condominiale per ricostruire la dinamica del ritrovamento del corpo. Insieme a loro, principali protagonisti del caso (seppur non indagati), vi erano i consulenti: i tre, infatti, avrebbero deciso di avvalersi comunque di avvocati e di un investigatore privato.
La 78enne era stata uccisa nel box garage del condominio di Rimini, ormai due settimane fa. Per gli inquirenti, l'assassino potrebbe essere ancora nel palazzo residenziale, ma per ora non sono ancora emersi elementi schiaccianti. Manuela Bianchi è stata la prima a trovare il corpo della 78enne e ad allertare i soccorsi e l'incontro nel cortile sarebbe stato un modo per evitare di essere "spiati", così come riferiva un pizzino trovato dalla nuora della vittima sotto la porta di casa. Secondo il quotidiano La Repubblica, Bianchi avrebbe trovato infatti un bigliettino di Dassilva. "Ci spiano" riferiva il foglietto.
A chi fosse riferito il pizzino, non è però chiaro. Quello che è certo è che i sospetti degli inquirenti si sono concentrati prima sulla famiglia, seppur non vi siano indagati, e poi sui residenti del condominio di Rimini. Nel palazzo, infatti, l'aria sembra essere cambiata da quando gli investigatori hanno trovato la registrazione di una telecamera di videosorveglianza di un privato. Il sistema ha registrato solo alcune voci (tra le quali, si ritiene, quella dell'assassino) e le urla della 78enne prima della sua morte.
Gli elementi raccolti, però, non sono stati per ora sufficienti per arrivare a una svolta nelle indagini sulla morte dell'anziana che, giurano i figli, non aveva nemici. Manuela Bianchi ha deciso di raccontare anche ai media alcuni dettagli sul ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli. "All'inizio – ha spiegato – credevo che potesse essere caduta. Pochi istanti dopo però ho realizzato che la sua morte non poteva essere stata causata da un incidente e che c'era bisogno della polizia".
"Per me quello che stiamo facendo qui – ha detto ancora la nuora di Paganelli in riferimento all'incontro nel giardino condominiale – non è una passeggiata. Ho chiamato i soccorsi 10 minuti dopo aver trovato il corpo di Pierina, giusto il tempo di citofonare ad alcuni condomini che però non c'erano e non hanno potuto aiutarmi"