Pierina Paganelli, la moglie di Louis Dassilva sarà interrogata per stalking di Manuela Bianchi
Nell'intricato caso di Pierina Paganelli si apre ora un altro filone di indagine collaterale, quello delle accuse di stalking rivolte dalla nuora della donna, Manuela Bianchi, alla moglie dell'unico indagato per la morte della 78enne, Valeria Bartolucci. Quest'ultima infatti sarà ora interrogata in Questura a Rimini come indagata per atti persecutori nei confronti dell'ex amica che si è rivelata essere l'amante del marito, il 34enne Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio per l'omicidio di Pierina Paganelli.
Valeria Bartolucci sarà ascoltata dagli inquirenti come indagata lunedì prossimo dopo la denuncia presentata dalla Bianchi attraverso i suoi legali nelle scorse settimane. La nuora di Pierina Paganelli, infatti, ha presentato un esposto in Procura dopo l'aggressione subita nel garage del condominio di via del Ciclamino dove entrambe risiedono e dove la 78enne fu trovata cadavere il 4 ottobre del 2023.
La querelante sostiene che l'episodio sia solo l'ultimo di un serie di atti contro di lei come le frasi ingiuriose apparse sui muri del garage dopo la scoperta della relazione con Dassilva. Proprio quel rapporto, secondo gli inquirenti, potrebbe essere al centro del delitto di Pierina Paganelli. Per l'accusa, infatti, il 34enne avrebbe ucciso a coltellate l'anziana perché aveva scoperto la sua relazione con Manuela Bianchi.
Valeria Bartolucci dal suo canto ha detto che risponderà a ogni domanda dei pm come già fatto nei precedenti interrogatori come persona informata dei fatti. "Nel comportamento della mia assistita non vedo il dolo, la unicità del disegno criminoso, la volontà di perseguitare, bensì la reazione è chiaramente umana davanti alle vicende subite. Umanamente è palese", ha detto il suo difensore, l'avvocato Alberto Donini.
Intanto resta avvolta nel mistero un'altra vicenda collaterale a quella dell'omicidio di Pierina Paganelli, il ferimento grave del figlio e marito di Manuela Bianchi in un incidente in strada pochi mesi prima dell'assassinio. Gli investigatori non sono riusciti a rintracciare il veicolo che colpì l'uomo mentre andava in bici scaraventandolo a terra dove fu trovato in coma. L'episodio. Alla luce di fatti successivi venne ritenuta una strana coincidenza e il caso approfondito ma ormai è destinato a restare fuori dall'indagine principale perché la Procura si avvia verso l'archiviazione.