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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, Dassilva non parla: al nuovo interrogatorio si avvale della facoltà di non rispondere

Louis Dassilva si è avvalso della facoltà di non rispondere anche oggi al nuovo interrogatorio disposto dal sostituto procuratore di Rimini per l’omicidio di Pierina Paganelli. Per i suoi legali, “il quadro probatorio non è completo”.
A cura di Susanna Picone
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Pierina Paganelli e Louis Dassilva
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Si è avvalso anche oggi della facoltà di non rispondere Louis Dassilva, il 34enne senegalese unico indagato e attualmente in carcere per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso 3 ottobre nel garage del condominio in cui viveva in via del Ciclamino a Rimini. Nelle scorse ore era stato annunciato un nuovo interrogatorio a sorpresa per l’uomo, vicino di casa della vittima e amante della nuora di Pierina, Manuela Bianchi.

A parlare per lui oggi solo i suoi avvocati. "L'interrogatorio non si è svolto nel senso che il signor Dassilva si è avvalso della facoltà di non rispondere", ha detto questa mattina l'avvocato Andrea Guidi, uno dei legali difensori del 34enne. “È una scelta – ha spiegato parlando con i giornalisti che lo aspettavano fuori dal carcere dei Casetti – che abbiamo ritenuto opportuno di tenere in considerazione del fatto che al momento il quadro probatorio non è completo e quindi vogliamo comprendere tutti quelli che sono gli elementi che la Procura sta vagliando e quindi riserviamo eventuali ulteriori adempimenti di questo genere quando contezza piena di quello che è il materiale probatorio che ha raccolto la Procura".

Louis Dassilva è in carcere dal 16 luglio per l'omicidio della 78enne di Rimini. Questa mattina il sostituto procuratore Daniele Paci e il dirigente della Squadra Mobile Marco Masia, a due mesi dall’esecuzione della misura cautelare confermata pochi giorni fa dal Tribunale del Riesame, sono andati in carcere perché volevano fare alcune domande all’indagato. Ma lui appunto, come accaduto già per il primo interrogatorio dopo l’arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Sul fronte delle indagini, c’è attesa per la relazione del professor Emiliano Giardina nominato per estrarre il Dna sui resti della scena del crimine e poi proseguire con la comparazione. Quello che si sa ad oggi è che è stato rinvenuto un Dna maschile. Il prossimo 11 ottobre in udienza davanti al giudice delle indagini preliminari di Rimini saranno acquisite le risultanze delle analisi di laboratorio.

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