Pierina Paganelli, analisi su chat e video di Louis Dassilva: “Si parte dall’incidente di Giuliano”
È cominciato ieri l'incidente probatorio sui dispositivi elettronici sequestrati a Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli, l'anziana uccisa con 29 coltellate lo scorso 3 ottobre nei sotterranei del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, dove viveva.
Al setaccio, secondo quanto deciso dal Gip, ci saranno chat, video e foto presenti su telefoni cellulari e laptop dell'indagato, ma durante gli accertamenti non verranno presi in considerazione movimenti e spostamenti di Dassilva, perché, sempre secondo il Gip, si potrà capire già dai contenuti dei messaggi il tenore della relazione extraconiugale che lo stesso 34enne aveva con Manuela Bianchi, nuora della vittima perché sposata con il figlio di quest'ultima, Giuliano Saponi.
A tal proposito, gli accertamenti sui dispositivi tecnologici partiranno da 5 mesi prima l'omicidio di Pierina Paganelli, precisamente dal primo maggio, così da prendere in esame anche il periodo dell'incidente misterioso del figlio della vittima, Giuliano, avvenuto il 7 maggio, dopo che è stato investito da un pirata della strada. La morte della donna può essere collegata a questo episodio? È quello che cercheranno di capire gli inquirenti. In tale senso, pare che secondo la stradale il 7 maggio il telefono di Louis fosse spento o comunque lontano da via del Ciclamino, mentre quello della moglie Valeria Bartolucci pare fosse nelle vicinanze. Tuttavia entrambi hanno sempre sostenuto di essere stati lontano da Rimini quel giorno.
"Noi vogliamo sapere cosa è successo a Giuliano, abbiamo acquisito elementi nuovi che recentemente abbiamo appreso relativamente a quella indagine e li abbiamo portati all'attenzione della Procura chiedendo un ampliamento di quella indagine", è stato il commento del legale di Giuliano Saponi e dei fratelli, mentre la difesa dell'indagato ha ribadito: "Louis ha detto che ha fiducia nella giustizia".