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Piera Napoli uccisa dal marito, la difesa shock della madre di lui: “Lo faceva stare male”

“Lo faceva stare male ed era molto dimagrito. Aveva paura che avesse un altro uomo”. Così la madre di Salvatore Baglione, l’uomo che ha ucciso la moglie Piera Napoli nel febbraio di un anno fa. Secondo la donna, Baglione “non era mai stato un uomo violento”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aveva ucciso la moglie, Piera Napoli, a coltellate il 7 febbraio dello scorso anno. Salvatore Baglione lo aveva ammesso il giorno stesso dell'omicidio, ma un anno dopo non ha voluto rilasciare dichiarazioni davanti alla prima sezione della corte d'Assise. I giudici hanno raccolto invece le testimonianze della madre e della sorella dell'imputato. La 33enne, cantante neomelodica palermitana e madre di tre figli, era stata massacrata nel bagno della sua abitazione. Baglione era convinto che la donna avesse un altro uomo. La 33enne era sposata con il killer da 15 anni: il loro rapporto era sempre stato burrascoso e già altre volte lei aveva avuto paura di lui.

Pochi minuti dopo l'omicidio, Baglione scriveva su Facebook post sul "rispetto". Quello che sembra esser mancato, oggi, nei confronti della mamma di 33 anni uccisa a coltellate. "Piera lo aveva già tradito 9 anni fa. Mio figlio stava male, era dimagrito di 25 chili e piangeva per questo. Quando aveva scoperto il primo tradimento le aveva dato una testata" racconta la madre dell'imputato davanti ai giudici. In antitesi a quanto affermato, ha negato che la 33enne potesse avere paura di lui. "Non aveva mai alzato le mani, è successo solo quella volta. Poi lui non mi ha mai detto direttamente di avere il sospetto di un nuovo tradimento. L'ho saputo da voci che giravano in quartiere". Anche la sorella dell'imputato, Giuseppina Baglione, avrebbe appreso in questo modo della presunta relazione extraconiugale di Piera. "Salvatore ha incontrato l'altro – racconta la donna in aula – ma lui ha negato tutto. Estranei però avevano confermato la relazione. Voleva tenere la famiglia in pace e continuare il matrimonio, ma non ci è riuscito".

La mamma della vittima, Adele Alfonzetti, aveva raccontato in aula che Piera non aveva mai avuto intenzione di lasciare il marito nonostante i maltrattamenti. "Era pesante, geloso e la seguiva ovunque. Lei stava male" ha spiegato davanti al giudice in una precedente udienza. La coppia aveva litigato, secondo le testimonianze, il giorno di Natale. Baglione aveva riferito alla madre di "essere stanco" e poi le aveva spiegato il motivo del litigio: Piera, infatti, si era rifiutata di dargli il cellulare. Poi lo aveva cacciato di casa, facendolo rientrare solo quando uno dei figli glielo aveva chiesto. I due però dormivano separati: uno in salotto e l'altra in camera da letto. A due mesi dall'omicidio, i rapporti erano molto tesi.

Le due parenti dell'imputato hanno inoltre riferito di presunte chiamate minatorie per costringerlo a separarsi dalla moglie. Telefonate anonime, comunque, delle quali lui non avrebbe mai riferito a nessun altro. "Quanto accaduto non trova giustificazioni – ha dichiarato la madre di Piera Napoli davanti ai giudici -. Doveva lasciarla, non ucciderla. Poteva averla comunque al suo fianco e invece l'ha tolta a tutti quanti gli altri"

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