Piera Maggio sulle cimici trovate 20 anni dopo la scomparsa di Denise: “Indagini in corso, aberrante”
"Se la Procura avesse riconosciuto le cimici, se fossero di proprietà dello Stato, ce lo avrebbero detto. Invece le hanno sequestrate e ci sono indagini in corso. Forse qualcuno ha violato la nostra abitazione da privati, è sconvolgente e aberrante". A parlare è Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo (Trapani) ormai quasi 20 anni fa, che è tornata a commentare la notizia del ritrovamento di due microspie nella propria casa.
Lo ha fatto intervenendo questa sera nella puntata di Chi l'ha visto? in onda su Rai 3, in cui ha fatto sapere che si è rivolta ai carabinieri dopo aver trovato le cimici e che la Procura di Marsala ha aperto un'indagine contro ignoti per violazione della privacy. Le cimici sono state rinvenute nel corso di lavori di manutenzione, una nell'androne di casa e un'altra nel garage cucina, famoso per essere il luogo dove è sparita Denise.
"Erano calde, collegate alla rete, si vedeva che erano funzionanti – ha detto Piera Maggio -. Avevano le stesse iniziali. Ovviamente non sappiamo chi ci sia dietro, ma tutto ciò mi ha scosso tantissimo. Dopo 20 anni ti ritrovi a casa le cimici. È una cosa allucinante". La donna è andata dai carabinieri, che oggi hanno sequestrato le cimici.
"La Procura ha deciso di andare avanti, c'è indagine per capire se ci sono state interferenze sulla nostra vita privata. Sono andata in caserma a chiedere se erano riconoscibili e se erano beni dello Stato, quindi mi hanno consigliato di fare denuncia e da lì sono venuti a casa a fare il sopralluogo", ha detto Piera Maggio che ha concluso: "Spero che si venga a sapere la realtà di quello che è successo perché è già grave che dopo 20 anni abbiamo ancora a casa delle microspie".