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Piemonte, si stacca valanga in Val Formazza: morti due escursionisti

La valanga si è staccata nella zona compresa tra il lago Toggia e il passo San Giacomo, ad oltre duemila metri di quota, poco distante dal rifugio Maria Luisa.
A cura di Davide Falcioni
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foto di repertorio
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Una valanga si è staccata nella tarda mattinata di oggi, domenica 7 gennaio, in alta Valle Formazza, in Piemonte. La massa di neve è caduta nella zona compresa tra il lago Toggia e il passo San Giacomo, ad oltre duemila metri di quota, poco distante dal rifugio Maria Luisa. Sono immediatamente stati attivati i soccorsi, che hanno recuperato i corpi di due scialpinisti; uno è stato estratto dalla neve, il secondo è stato localizzato nel lago del Toggia. Entrambi lombard,i provenienti dalla zona di Legnano, stavano percorrendo con le ciaspole una zona tra le più suggestive di questo lembo settentrionale del Piemonte, incuneato verso la Svizzera.

I corpi delle due vittime, le cui generalità non sono ancora state accertate, sono stati individuati anche grazie all'unità cinofila portata sul posto dall'elicottero di Azienda Zero Piemonte. A lanciare l'allarme, intorno alle 12, erano stati i guardiani della diga del lago del Toggia che avevano riferito di aver visto due persone travolte dalla valanga. Giunti nel punto della valanga, avevano iniziato una prima ricerca con l'Artva, il dispositivo per la ricerca dei travolti da valanga, con esito negativo.

Cosa fare in caso di valanga

Allerta Meteo Emilia Romagna, sito gestito dalla Protezione Civile e dall'Arpae, ha pubblicato un breve vademecum: "La valanga è un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o di ghiaccio improvvisamente si mette in moto verso valle. La prevenzione nel caso di rischio valanghe consiste innanzitutto nel conoscere quali sono le aree dove i fenomeni si verificano. Le valanghe, infatti, si hanno quasi sempre negli stessi luoghi: aree di alta montagna con terreni rocciosi nudi, prive per lo più di copertura vegetale. È importante evitare le aree a rischio nei periodi in cui si prevedono i distacchi, frequenti all’inizio della primavera quando l’innalzamento delle temperature può essere tale da provocare lo scioglimento repentino delle masse nevose". Ecco dunque alcuni consigli su cosa fare prima e durante una valanga.

Prima

  • Consulta sempre i bollettini neve e valanghe che forniscono indicazioni rapide e sintetiche sul pericolo di valanghe con una scala da 1 a 5;
  • Informati dalla Società di gestione degli impianti delle condizioni di innevamento e dei versanti;
  • Non rimanere mai da solo: affinché sia reso possibile l’autosoccorso, è essenziale che almeno uno dei componenti della comitiva non venga travolto dalla valanga;
  • Rispetta la segnaletica e le indicazioni presenti sulle piste riguardo le condizioni dei percorsi sci – alpinistici e di discesa fuori pista;
  • Evita di passare attraverso versanti a forte pendenza con notevole innevamento, specialmente nelle ore più calde;
  • Evita l’attraversamento di zone sospette come pendii aperti, canaloni, zone sottovento;
  • Quando ti muovi utilizza i punti più sicuri del terreno, come rocce e tratti pianeggianti;
  • Equipaggiati di un apparecchio di ricerca in valanga (ARTVA), di una sonda leggera per l’individuazione del punto esatto in cui si trova la persona sepolta e di una pala per potere rimuovere velocemente la neve: nella maggior parte dei casi la profondità di seppellimento si aggira intorno al metro. Questo equipaggiamento deve essere in possesso di ogni componente della comitiva.

Durante

  • Ricorda che in caso di valanga la neve tende ad accumularsi nella zona centrale e quindi potrebbe essere più facile trovare una via di fuga laterale;
  • Cerca di mantenere uno spazio libero davanti al petto;
  • Muovi braccia e gambe, come se nuotassi, per cercare di avvicinarti al margine della valanga e di rimanere in superficie.
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