Picchiato dal compagno della nonna a Ventimiglia, la legale: “Si sta riprendendo, riconosce il padre”
È ufficialmente indagata per lesioni gravissime anche la nonna del bimbo di 6 anni ridotto in fin di vita a Ventimiglia il 19 dicembre scorso. Secondo chi indaga, non torna la versione dei fatti fornita dalla donna e dal compagno 71enne, che agli inquirenti ha prima detto che il piccolo era stato investito da un'auto pirata e poi di averlo violentemente picchiato in seguito a un rimprovero. Per la Procura esiste un movente ancora sconosciuto da chiarire anche grazie alla testimonianza della piccola vittima e del fratellino di 5 anni, in casa al momento della tragedia.
"Ryan sta rispondendo bene alle cure – ha sottolineato ai microfoni di Fanpage.it la legale Maria Gioffré che assiste i genitori del bambino – ed è fortunatamente in ripresa. Ha riconosciuto il padre e ha interagito con lui. Nei prossimi giorni sarà ascoltata anche la sua versione dei fatti, ma per ora resta nelle mani dei medici ed è costantemente assistito dai familiari".
Sarà la Procura a decidere la forma del colloquio del piccolo Ryan con chi indaga su quanto avvenuto il 19 dicembre scorso. Le autorità hanno ascoltato anche la testimonianza del fratellino di 5 anni che si trovava a casa dei nonni quel pomeriggio.
"Non possiamo sapere per il momento se chi indaga sta veramente valutando la pista di abusi sessuali sul bimbo – ha ribadito ancora la legale Gioffè – ma smentisco categoricamente la notizia diffusa in queste ore riguardante alcune dichiarazioni del fratellino su molestie di questo tipo. Il piccolo non ha detto assolutamente niente del genere. Ci teniamo a smentire quanto detto in queste ore da alcuni media perché questi bambini stanno affrontando una situazione orribile e un'informazione errata può ulteriormente turbarli. L'interesse mio e della famiglia di Ryan è di tutelare questi bambini e fare in modo che venga fatta giustizia"