Picchiato da carabiniere durante controllo in strada: “Ora quando vedo una divisa ho paura”

Il racconto a Fanpage.it di Idrissa Diallo, il giovane di 23 anni picchiato durante un controllo dei carabinieri a Modena in strada. “Ora non sto bene, penso sempre a quello che è accaduto, se fosse stato un italiano senza documenti lo avrebbero mandato via” ha dichiarato il ragazzo.
A cura di Antonio Palma
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Idrissa Diallo (Fanpage.it)
Idrissa Diallo (Fanpage.it)

"Gli dicevo non picchiarmi, non ho fatto niente, ma lui ha continuato con forza e ho avuto paura" a parlare ai microfoni di Fanpage.it  è Idrissa Diallo, il giovane di 23 anni picchiato da un carabiniere a Modena durante un controllo in strada. "Gli dicevo perché mi picchi che non ho fatto nulla, non ho niente, non ho droga, non ho armi" ha raccontato il ragazzo, arrivato in Italia su un barcone ancora minorenne e ora aiuto cuoco in un ristorante della provincia di Modena.

"Ho avuto paura perché mi ha picchiato forte e mi ha fatto male, ora quando vedo un carabiniere in giro ho paura" ha rivelato il 23enne, protagonista suo malgrado dell'episodio di mercoledì scorso quando è stato fermato senza i documenti che aveva dimenticato a casa. "Ora non sto bene, mi gira la testa, penso sempre a quello che è accaduto, al perché mi abbia picchiato. Non avrei mai pensato che qualcuno mi potesse picchiare senza aver fatto nulla, io ho sempre lavorato" ha aggiunto Idrissa Diallo che sente ancora dolori per le percosse e al momento ancora non è tornato al lavoro.

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"Mi hanno chiesto i documenti e gli ho detto che non li avevo e che li avevo dimenticati a casa ma che potevo chiamare il mio capo per farmeli portare ma non mi hanno nemmeno ascoltato perché mi ha picchiato ancora più forte e mi ha spinto dentro l'auto" ha ricostruito il giovane, aggiungendo: "Ha preso lo zaino e lo ha aperto per cercare dentro ma ha trovato solo l'abbonamento dell'autobus".

Secondo il ragazzo, entrambi i militari inizialmente lo avrebbero picchiato ma solo uno avrebbe poi proseguito nelle percosse. "Non si è mai fermato, mi ha colpito ovunque, non volevo entrare in auto perché mi aveva già picchiato e avevo paura, in caserma sono crollato e ho iniziato a piangere" ha rivelato Idrissa.

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"Secondo me, se fosse stato un italiano senza documenti lo avrebbero mandato via senza picchiarlo, invece essendo straniero mi hanno picchiato, non è giusto" ha continuato il ragazzo che ora sta pensando di presentare denuncia formale col suo avvocato.

"Uno dei carabinieri ha dichiarato di essersi insospettito perché il mio cliente si guardava intorno con fare a suo dire circospetto, come per cercare qualcuno. Gli hanno chiesto i documenti, lui ha risposto che li aveva dimenticati a casa e che avrebbe chiamato un amico per farseli portare. Da lì, la violenza delle forze dell'ordine" è la ricostruzione fornita a Fanpage.it dall'avvocata Barbara Bettelli, che ha aggiunto: "Il mio assistito è alto circa un metro e cinquanta e molto gracile. Non avrebbe mai potuto costituire un pericolo per due militari in uniforme e dubito fortemente che possa aver danneggiato l'auto dei carabinieri".

Ha collaborato Beppe Facchini

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