Picchiata e costretta ad abortire: “Voleva vivere all’occidentale”
Picchiata e vessata moralmente e fisicamente per anni, costretta ad abortire e privata della sua libertà: è questa la triste storia di una giovane ragazza della provincia milanese. La sua unica colpa era quella di voler "vivere all'occidentale": una scelta non tollerata dai suoi genitori, entrambi di origine marocchina. A riportare la notizia è l'Ansa, che spiega come delle violenze dovranno "rispondere padre e madre di origini marocchine, 58 anni lui, 44 lei, nel processo che inizierà nei prossimi giorni e che li vede accusati di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della figlia, oggi 23enne. Gli abusi risalirebbero agli anni fra il 2002 e il 2007, quando la ragazza aveva tra 12 e 17 anni". Saranno dunque i giudici milanesi a stabilire le sanzioni a carico dei genitori.
Una vicenda che ha segnato la giovane e che ha già provocato sdegno ed indignazione tra l'opinione pubblica, anche perché non si tratta del primo caso del genere di cui si viene a conoscenza, soprattutto nelle zone periferiche delle grandi metropoli.