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Picchiano un disabile e lo rapinano: arrestati due fratelli a Modena

I fatti sono avvenuti lo scorso 10 gennaio a Modena, dove un uomo di 42 anni, cittadino ucraino con disabilità, è stato vittima di una brutale aggressione da parte di due fratelli di origine moldava, ora finiti in carcere con l’accusa di rapina aggravata e lesioni volontarie.
A cura di Davide Falcioni
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Attirato con l’inganno in una trappola, picchiato selvaggiamente e derubato di tutto il denaro che aveva con sé. È quanto accaduto lo scorso 10 gennaio a Modena, dove un uomo di 42 anni, cittadino ucraino con disabilità, è stato vittima di una brutale aggressione da parte di due fratelli di origine moldava, ora finiti in carcere con l’accusa di rapina aggravata e lesioni volontarie.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, i due malviventi, di 38 e 42 anni, si erano finti intermediari per aiutare la vittima a trovare una casa in affitto. Con questo pretesto, avevano dato appuntamento all’uomo, convincendolo a portare con sé del denaro contante per dimostrare la propria solvibilità. Una volta prelevati tutti i suoi risparmi, pari a 2.160 euro, il 42enne si era recato alla fermata dell’autobus con il suo deambulatore. Poco dopo, i due fratelli lo avevano contattato telefonicamente offrendogli un passaggio in auto.

Salito a bordo del veicolo, la situazione è precipitata. I due aggressori hanno accusato la vittima di un presunto furto e, con la scusa dell’interrogatorio, hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni al volto e al corpo. Il pestaggio è stato particolarmente violento, tanto che il malcapitato ha riportato la frattura di due costole, con una prognosi di 20 giorni. Oltre al denaro, i rapinatori si sono impossessati del suo telefono cellulare e, non paghi, hanno anche danneggiato il suo deambulatore prima di abbandonarlo ferito in via del Mercato.

Soccorso dai sanitari del 118 e dai Carabinieri, il 42enne ha denunciato l’accaduto, permettendo così agli investigatori di risalire all’identità dei due aggressori. Nei giorni successivi, i fratelli hanno cercato di intimidire la vittima, minacciandolo di morte nel caso in cui avesse sporto denuncia: “Se parli, ti uccidiamo”, gli avrebbero detto.

Le indagini coordinate dalla Procura hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare da parte del Gip, eseguita dai Carabinieri. Ora i due fratelli si trovano in carcere, accusati di rapina aggravata e lesioni volontarie ai danni di una persona in condizioni di minorata difesa.

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