Picchia la figlia e la lascia esanime: auto la investe. Padre a processo per omicidio
L’auto che l'ha investita le è passata sopra, schiacciandole il petto e provocandone la rottura delle ossa. Anche secondo la testimonianza dell'ex comandante della polizia stradale di Civitanova, Leonardo Bonfitto, Azka era già stesa sull'asfalto quando è stata investita. La testimonianza è andata in scena al processo a porte chiuse in Corte d'assise a Macerata a carico Muhammad Riaz 45 anni, padre della vittima, accusato dell'omicidio preterintenzionale di Azka Riaz, 19 anni, di maltrattamenti in famiglia e di violenza sessuale su Azka e su un'altra figlia.
I fatti risalgono alla sera del 24 febbraio 2018, quando, verosimilmente mentre scappava dal padre, la diciannovenne è stata investita da una Ford C-Max guidata da un cittadino croato che aveva accanto la moglie. Anche se è accusato di omicidio, non fu dunque il padre a investire materialmente la ragazza, ma è imputato comunque di omicidio per averne cagionato la morte in conseguenza del reato di percosse e lesioni. La ragazza, che lo aveva denunciato e avrebbe testimoniato contro di lui, era stata picchiata. Azkagiaceva esanime sulla Sp 485 a Trodica di Morrovalle (Macerata), dove poi è stata schiacciata dall'auto, con la ruota destra anteriore.
Secondo l'accusa, rappresentata dal procuratore Giovanni Giorgio, la ragazza era stata picchiata dal padre e lasciata in terra. A intervenire per primo sulla scena è stato proprio l'ex comandante Bonfitto, salito oggi in aula sul banco dei testimoni. In aula sono state proiettate immagini relative all'incidente e all'autopsia sul corpo della giovane. Di fronte a quelle immagini Riaz, come riferito dal suo avvocato, si sciolto in lacrime.