Picchia e uccide la ragazza in Grecia, torna a casa perché i giudici sono in sciopero
Una cameriera di 20 anni è stata uccisa dal suo ragazzo a Creta, il quale, dopo averla picchiata a morte, ha avuto il permesso di ritornare a casa propria, nel Regno Unito.
Luke Walker, 24 anni, di Brierley Hill, vicino Dudley, West Midlands, è accusato di aver attaccato la fidanzata Chelsea Hyndman, infliggendo ferite mortali. Il ragazzo non è stato sottoposto a regolare processo in Grecia, in quanto i giudici erano in sciopero. La famiglia è rimasta allibita dal fatto che, per un semplice sciopero, si è permesso al ragazzo di tornare in patria.Walker nega l'omicidio e sostiene che la Hyndman, di Castleford, West Yorkshire, è caduta dopo una notte passata nella località di Malia, Creta, dove entrambi vivevano e lavoravano nei bar. La cameriera 20enne è morta dopo essere stata ricoverata nell'ospedale a Heraklion a causa di dolori addominali, nel maggio 2010.
Sul corpo della ragazza sono stati effettuati due esami post-mortem, grazie ai quali si sono raccolti importanti elementi destinati a svolgere un ruolo fondamentale nel processo. L'avvocato di Walker, George Pyromallis, ha chiesto che al proprio assistito fosse concesso di tornare in Inghilterra su cauzione. Il 24enne ha trascorso gli ultimi anni due anni e mezzo a Creta, inizialmente in custodia cautelare per cinque mesi prima che gli fosse concessa la cauzione, a condizione che non avesse lasciato l'isola. Parlando dopo l'udienza, Walker ha dichiarato che questo è stato il miglior risultato finora ottenuto. "Non ho nemmeno pensato a cosa farò quando tornerò a casa", ha aggiunto il ragazzo "Sono spaventato, è una notizia incredibile".
"Tutto quello che voglio fare è ripulire il mio nome. È stato un incubo, orribile. Trovare un lavoro è un'impresa, non riesco ad ottenerne nemmeno uno", si sfoga così il presunto omicida di Chelsea. La famiglia della Hyndman ha lasciato l'aula, senza parlare ai media. La prima fase del processo era originariamente prevista per oggi e domani, ma uno sciopero dei giudici greci ha rimandato il tutto a data da destinare. I giudici saranno in sciopero ogni giorno in Grecia fino al 31 ottobre e, insieme a loro, anche i lavoratori della metropolitana e i medici, riunuti in scioperi per protestare contro i tagli del governo.