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Piazza una telecamera nel bagno delle donne e spia le colleghe di lavoro: denunciato 41enne anconetano

Le analisi forensi effettuate su quanto contenuto nella memoria della fotocamera hanno rivelato la presenza di ben 134 scatti realizzati in modo clandestino lo scorso ottobre. Le immagini ritraevano diverse donne mentre si trovavano in bagno, ignare di essere riprese.
A cura di Davide Falcioni
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Aveva installato una microcamera nascosta sotto il lavandino del bagno femminile dell’azienda in cui lavorava, con l’obiettivo di spiare le colleghe. L’uomo, un dipendente 41enne residente nella provincia di Ancona e incensurato, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di illecite interferenze nella vita privata.

Il dispositivo, occultato con cura e puntato direttamente verso il water, è stato scoperto per caso da una dipendente, che ha subito allertato il titolare dell’impresa. Quest’ultimo si è rivolto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini e sequestrato la microcamera.

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Le analisi forensi effettuate su quanto contenuto nella memoria della fotocamera – affidate a un consulente tecnico della Procura di Ancona – hanno rivelato la presenza di ben 134 scatti realizzati in modo clandestino lo scorso ottobre. Le immagini ritraevano diverse donne mentre si trovavano in bagno, ignare di essere riprese.

Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di risalire con certezza all’autore del gesto, che ora dovrà rispondere all’Autorità giudiziaria per le gravi violazioni commesse.

Di certo, l'uomo ha commesso una grave violazione della privacy, tutelata dalla legge italiana. In particolare, l’azione commessa dal 41enne rientra nel reato di "interferenze illecite nella vita privata", previsto dall’articolo 615-bis del Codice Penale. Questo articolo punisce chiunque si introduca, mediante strumenti di ripresa visiva o sonora, in luoghi di privata dimora o in spazi privati (come spogliatoi o bagni), al fine di carpire immagini o suoni senza il consenso delle persone coinvolte.

Nello specifico, il bagno aziendale, seppur situato in un luogo di lavoro, è considerato uno spazio in cui le persone hanno diritto alla riservatezza, e installare una telecamera nascosta in quel contesto rappresenta una forma grave di intrusione.

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