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Ultime notizie sull'omicidio di Elisa Pomarelli

Piacenza, l’avvocato di Sebastiani: “Non ci sono prove che abbia fatto del male a Elisa”

“In casa e nell’auto di Massimo Sebastiani non sono state trovate prove della morte di Elisa”. Così a Fanpage.it Mauro Pontini, il legale (nominato d’ufficio) dell’uomo ricercato per l’omicidio di Elisa Pomarelli. “Massimo Sebastiani? È un uomo semplice, ma con dei valori ferrei, in paese è benvoluto da tutti”. “Il movente della tragedia? Potrebbe avere radici economiche”.
A cura di Angela Marino
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Tracce di cenere davanti al pollaio di casa Sebastiani. È l'unica flebile traccia che si potrebbe ricondurre a un atto violento in un caso, quello della scomparsa di Elisa Pomarelli, dove non è ancora stata trovata una prova del delitto. "Al momento, sebbene la Procura abbia aperto un'inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere, non ci sono prove che Elisa sia stata uccisa" dice a Fanpage.it, Mauro Pontini, il legale nominato d'ufficio per la difesa di Massimo Sebastiani. "In effetti – aggiunge l'avvocato, nominato d'ufficio dopo l'apertura del caso – non ci sono neanche prove che sia stata sequestrata, che sia stata portata via contro la sua volontà. Tutto quello che sappiamo è che Elisa e Massimo sono due persone scomparse e la priorità è trovarli".

Sospese le ricerche nei boschi

Al momento le ricerche nei boschi sono state sospese e gli investigatori stanno agendo con ispezioni mirate, ovvero su segnalazione, nei luoghi dove Sebastiani potrebbe essersi fermato, nei boschi di Sariano. In casa sua, a Campogrande di Carpaneto, dove ieri c'è stato il sopralluogo dei Ris, sono stati prelevati alcuni campioni che poi saranno analizzati, in mezzo a un'accozzaglia di spazzatura. Rifiuti, gusci d'uovo, monetine, vestiti sparsi ovunque: sono queste le condizioni in cui i militari hanno rinvenuto l'abitazione di Massimo Sebastiani. "Sebastiani ha fatto un salto di qualità andando a vivere nei boschi – ha ironizzato Roberta Bruzzone, presente al sopralluogo in veste di consulente della difesa di Sebastiani – difficile immaginare che vivesse qui o che ci abbia portato Elisa – ha commentato – ho visto qualcosa del genere solo con soggetti schizofrenici, che non sono in grado di badare a se stessi".

Massimo Sebastini: "Benvoluto e rispettato da tutti"

Massimo Sebastiani, 45 anni, operaio tornitore, tuttavia, non risulta soffrire di alcun disturbo diagnosticato, almeno secondo il suo avvocato. "Non ho notizie in tal senso – spiega – ma posso dire che sebbene sia una persona semplice, di origini modeste, è un uomo intelligente e con una discreta resistenza fisica. Non ha mai avuto problemi a dormire tra i boschi, all'addiaccio". Ieri il prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, che ha confermato la possibilità che Sebastiani abbia resistito da solo nei boschi per 8 giorni, ha voluto rassicurare la popolazione locale sul fatto che non è un "soggetto di spessore criminale" e non bisogna temerlo. Quello che emerge dalle testimonianze della popolazione locale, per contro, è proprio l'opposto. "Chi lo conosce lo descrive come un bravo ragazzo con dei valori ferrei e se proprio dovessi preoccuparmi di qualcosa, mi preoccuperei del fatto che è così benvoluto che piuttosto denunciarlo, in caso di avvistamento, alcuni potrebbero coprirlo". Non è esattamente Igor il Russo, insomma, ma se davvero ha vissuto in cattività nei boschi per 8 giorni, Sebastiani, potrebbe essere provato e in condizioni mentali alterate.

Movente economico

Intanto l'ipotesi di lavoro della Procura di Piacenza resta quella di ‘omicidio e occultamento di cadavere'. All'attenzione degli inquirenti ci sarebbero, in queste ore, due video registrati dalla telecamera di sorveglianza della ditta dove Massimo Sebastiani lavora e che si trova a pochi passi da casa sua. "I video ritrarrebbero il Sebastiani che rientra, in auto, a casa con Elisa e ne esce dopo, da solo. Ho intenzione di lavorare su quelli", dice l'avvocato Pontini, che ora metterà nero su bianco, in una memoria difensiva, le sue conclusioni, soprattutto per quello che riguarda il contesto in cui sono avvenuti i fatti. "Massimo aveva problemi economici che non riguardavano Elisa, sarà mia priorità indagare su quelli. Forse – conclude – a scatenare questa tragedia non è stato un problema tra i due, ma un problema che riguarda il solo Sebastiani e ha finito per coinvolgere Elisa".

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