Piacenza, Elisa era entrata nel pollaio di Sebastiani per raccogliere uova per sua sorella
Elisa era entrata nel pollaio del casolare di Sebastiani per raccogliere una manciata di uova da regalare a sua sorella. E quelle uova sono state trovate proprio lì, in una casseruola sul tavolaccio di legno del capannone, accanto a una sega elettrica che nel primo sopralluogo aveva fatto temere il peggio: che Massimo Sebastiano l'avesse fatta a pezzi. Invece no, non è stata massacrata con quella sega, ma è stata verosimilmente strangolata dopo aver raccolto le uova per sua sorella, dopo aver compiuto un gesto gentile, del tutto ignara delle intenzioni del suo amico. La riprova di questa ricostruzione è stata fornita dalla lunga chat whatsapp tra Elisa e una delle due adorate sorelle, dove, appunto, le prometteva che le avrebbe portato delle uova fresche.
Elisa e Massimo sono stati ripresi dalla videocamera di sorveglianza dell'azienda di torniture, L.M. Mortari, dove Massimo lavorava a pochi metri da casa sua a Carpaneto piacentino. Gli inquirenti sarebbero in possesso di un video in cui si vede la coppia entrare nel pollaio e dopo si vede uscire il solo Sebastiani con il corpo di Elisa tra le braccia. Una prova schiacciante che ha determinato il cambio del capo di imputazione da sequestro di persona a omicidio e occultamento di cadavere.
Sarà l'autopsia, iniziata ieri, a fornire risposte sulle modalità dell'omicidio di Elisa, intanto Massimo Sebastiani resta recluso nel carcere le Novate, dove è incarcerato anche Silvio Perazzi, l'ex suocero che lo avrebbe aiutato nella fuga dopo il delitto. Chiusa nel silenzio del proprio lutto è ora invece la famiglia di Elisa Pomarelli, che dal ritrovamento del corpo non ha voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa. Unica eccezione lo sfogo di Francesca, la sorella di Elisa, che su Facebook ha scritto: "Ora piangi, eh? Se fossi veramente pentito accetteresti l'ergastolo a testa bassa, invece di giustificarti".