Peter e Laura uccisi a Bolzano: ipotesi avvelenamento
Avvelenamento. È una delle ipotesi investigative per la presunta morte di Peter Neumair e Laura Perselli, la coppia scomparsa a Bolzano il 4 gennaio scorso e ora ritenuta vittima di un crimine. In Procura c'è ora un fascicolo d'indagine per omicidio e occultamento di cadavere con il nome di Benno Neumair, figlio 30enne della coppia che con loro viveva e che quel giorno è stato l'ultimo a vederli in vita. Contro di lui, che per ora è indagato a piede libero, ci sarebbero alcuni indizi. Tra questi, un buco di 40 minuti sul suo cellulare. Secondo l'ipotesi investigativa, i coniugi sarebbero stati uccisi in un immobile di proprietà dei Neumair, accanto alla villetta, e poi trasportati con l'auto di famiglia fino al fiume Vadena, dove sono state trovate tracce di sangue, per poi essere gettati nell"Adige. "Ricostruzione fantasiosa – commentano gli avvocati di Benno Neumair, per i quali l'indagine a carico del loro assistito sarebbe solo un atto dovuto.
Sotto choc i familiari della coppia, tra cui Madé Neumair, sorella dell'indagato. "Sono così addolorata all’idea di aver perso la mia mamma e il mio papà, a 26 anni, in un momento in cui stavo condividendo con loro la mia vita, ogni giorno – ha detto a L'Adige – Voglio assolutamente sapere la verità su come sono andate le cose, quella sera. Qualunque sia". Convinta dell'innocenza di Benno è invece Martina, la giovane donna con cui il 20enne ha passato la notte dell'omicidio. "È un incubo. Quella sera lui era sereno, non c'era niente che non andasse. Sono convinta che sia innocente".
Spunta intanto un possibile movente riguardante un conflitto tra il 30enne e i suoi genitori per questioni economiche. Benno, insegnante di matematica e convivente dei genitori nella casa di famiglia non avrebbe accolto bene la richiesta, da parte dei genitori, di restituire il denaro delle tasse universitarie per contribuire al menage familiare. Una circostanza che Benno Neumair, che continua a professarsi innocente, non ha commentato.