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Pestò un disabile e fu incastrato grazie a facebook: condannato a due anni di carcere

La sentenza dei giudici nei confronti di un bullo “incastrato” grazie alla foto delle violenze postata dalla vittima e condivisa da 16mila persone su facebook.
A cura di Redazione
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È il tabloid Metro a riportare la chiusura (parziale) della vicenda che vide coinvolto il 25enne Andrew Thornoton, un ragazzo con disabilità assalito nel marzo scorso da un gruppo di bulli mentre portava a passeggio il suo cane. Il giovane era stato picchiato ed umiliato dalla gang, fino a restare "senza coscienza ed in un lago di sangue" (prima di essere accompagnato in ospedale da un passante). Dopo qualche giorno aveva poi deciso di postare la foto che evidenziava le percosse subite su facebook, chiedendo aiuto affinché gli utenti del social network lo aiutassero a far luce sulla vicenda e ad individuare i colpevoli dell'aggressione. La foto ha raggiunto in breve tempo oltre 16mila condivisioni e grazie alle segnalazioni degli utenti la polizia è riuscita a chiudere l'indagine che ha portato all'incriminazione del ventiquattrenne Liam Chisholm.

Ieri poi la decisione dei giudici: due anni di carcere per l'aggressore, giudicato colpevole di lesioni gravissime. Per i giudici della Corte non vi sono attenuanti, dal momento che "assieme a due compagni ha aggredito senza alcun motivo un ragazzo affetto da disabilità psichica".

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