Pestato a sangue in un albergo a Rimini, 45enne muore dopo 9 giorni di coma: fermati tre uomini
Sono tre le persone fermate per la morte dell'uomo picchiato in un albergo di Marina Centro di Rimini e finito in ospedale dove è rimasto per nove giorni in coma, prima del decesso. Quest'oggi gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rimini, su un decreto di fermo per omicidio del sostituto procuratore Paolo Gengarelli, hanno fermato i presunti autori del pestaggio: si tratta di due uomini di 53 e 55 anni, italiani, e di un terzo uomo di 42 anni di nazionalità croata.
Ricercato per omicidio un quarto uomo
Con loro la sera del pestaggio avvenuto lo scorso 3 novembre c'era anche un quarto uomo che risulta ora ricercato, si tratta di un 42enne bosniaco. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine che hanno avviato le indagini subito dopo l'accaduto, il pestaggio si sarebbe consumato in un albergo di viale Regina Elena probabilmente a causa di un debito: la vittima, un 45enne di origini napoletane, è stato colpito alla testa ed al torace con calci, pugni e un bastone di metallo. Un'aggressione brutale che stando alle testimonianze è durata per oltre 20 minuti.
Gli inquirenti escludono la pista camorristica
La sera stessa la vittima fu trasportata in coma al Bufalini di Cesena, dove ieri mattina è morta dopo 9 giorni di coma. Il 45enne, originario nel Napoletano, nel 2019 era stato coinvolto in un'operazione dei carabinieri denominata "Hammer", coordinata dalla Procura Antimafia di Bologna, che portò all'arresto di 10 persone per quella che fu definita una sorta di nuova camorra romagnola. Gli investigatori della squadra mobile escluderebbero però, al momento, la pista camorristica.