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Peschereccio italiano attaccato da marina libica: colpi di mitra, interviene nave militare italiana

Il motopesca Orizzonte sarebbe stato pesantemente danneggiato, costretto a fermarsi e abbordato. Sul posto inviata una nave della marina militare italiana che ha fatto partire un elicottero. Il peschereccio sarebbe ingovernabile per la rottura del timone.
A cura di Antonio Palma
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Momenti terribili per l’equipaggio di un peschereccio italiano in navigazione a sud della Sicilia. Nelle scorse ore il motopesca Orizzonte infatti è stato bersagliato da numerosi colpi di arma da fuoco sparati da una motovedetta libica che l'ha raggiunto e intercettato, esplodendo all’indirizzo e pescatori numerosi colpi di mitra. A darne notizia è il Presidente Armatori Sicilia, Fabio Micalizzi, informato dall'armatore della nave dopo all’allarme lanciato via radio dal peschereccio della marineria di Siracusa.

Secondo Micalizzi, l’Orizzonte era in navigazione in acque internazionali quando è stato avvicinato da una motovedetta della guardia costiera libica che avrebbe iniziato a sparare. I pescatori si sono dati a una fuga repentina cercando di mettersi in salvo ma l’imbarcazione sarebbe stata pesantemente danneggiata, costretta a fermarsi e abbordata, e ora ha bisogno di assistenza per rientrare in porto. "L'equipaggio e il comandante del peschereccio sono stati miracolosamente in grado di mettersi in salvo, ma l'imbarcazione è ingovernabile” ha racconto infatti lo stesso Micalizzi.

Il peschereccio sarebbe ingovernabile per la rottura del timone, danneggiato dai colpi di mitra, mentre le comunicazioni sarebbero difficili perché i libici avrebbero anche sequestrato le schede dei telefonini dei marinai. Dopo l’allarme, sul posto è stata inviata una nave della marina militare italiana, che era di pattuglia nel Mediterraneo, per una prima assistenza. Dalla nave è partito un elicottero che ha individuato il peschereccio prima dell'arrivo dell'unità navale militare.

“In questo momento è fondamentale fornire un intervento tempestivo e adeguato per salvare il peschereccio e assicurare la sicurezza di tutti i membri dell'equipaggio” ha aggiunto il Presidente Armatori Sicilia, chiedendo "attenzione da parte delle autorità italiane e dello Stato dopo che il suo peschereccio è stato oggetto di un gravissimo attacco in acque internazionali". Il presidente della Fas annuncia inoltre che "si riserva il diritto di denunciare le autorità libiche e i membri dell'equipaggio della motovedetta, che pare essere stata donata dall'Italia, per questo gravissimo attacco".

"Questo atto di violenza senza precedenti ha scosso profondamente la comunità marittima siciliana e richiede una risposta decisa e immediata da parte delle istituzioni italiane e internazionali. Il sostegno e la solidarietà di tutta la comunità sono essenziali per aiutare l'equipaggio del peschereccio in questa situazione critica. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è fondamentale per garantire la sicurezza e la giustizia in questa delicata vicenda. La Federazione armatori siciliani si impegna a sostenere l'armatore e a fornire tutto il necessario per ottenere la giustizia e il recupero dell'imbarcazione danneggiata" ha proseguito Micalizzi, concludendo: "In nome della sicurezza e della giustizia chiediamo a tutte le istituzioni competenti di intervenire rapidamente e con determinazione per risolvere questa grave situazione e garantire la sicurezza dei nostri pescatori e delle nostre acque internazionali".

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