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Pesce scaduto e mal conservato, sequestrati 800 chili in Sardegna

I controlli sono stati eseguiti su pescherecci, centri d’ingrosso di prodotto ittico, supermercati, pescherie, mense scolastiche e alberghi.
A cura di S. P.
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Quasi 800 chili di pesce – tra aragoste, astici, calamari, salmone, cozze, saraghi e tonni – sono stati sequestrati dalla Capitaneria di Porto nel nord Sardegna perché scaduti, mal conservati o sprovvisti della documentazione che ne avrebbe consentito la vendita. È il bilancio dell’operazione “Levante”, che la direzione marittima ha condotto nell’ultima settimana con oltre 1500 militari e cinque motovedette. I controlli sono stati eseguiti su pescherecci, centri d’ingrosso di prodotto ittico, supermercati, pescherie, mense scolastiche, camion frigo e complessi alberghieri.

Multe per un totale di circa 40mila euro –  Oltre al sequestro del pesce sono scattate denunce e sanzioni per un totale di circa 40mila euro. Tre persone sono state denunciate per aver impiegato attrezzi da pesca irregolari. Il pesce è stato sequestrato in diverse zone dell’isola, tra Sassari, Olbia, Tempio Pausania e Nuoro. Sono finiti sotto sequestro anche 114 chili di tonno rosso proveniente dalla Spagna per mancanza della documentazione su data e luogo di pesca. La parte di prodotto ittico risultata idonea al consumo è stata donata in beneficenza ad associazioni di volontariato.

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