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Pescatori liberi dopo 108 giorni di prigionia in Libia: “Il più bel regalo di Natale”

I familiari dei pescatori liberati in Libia questa mattina, riuniti nell’aula consiliare del comune di Mazara del Vallo, esprimono tutta la loro gioia: “Il più bel regalo di Natale che ci potessero fare”, così la signora Marica Calandrino, moglie di Giacomo Giacalone, comandante del peschereccio Anna Madre.
A cura di Francesco Cortese
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Nell'aula consiliare del comune di Mazara del Vallo, i familiari dei pescatori liberati in Libia questa mattina sono ancora increduli. Hanno atteso questo momento per 108 lunghissimi giorni, da quando i loro uomini, 18 marinai, erano stati fermati in Libia dalle milizie del generale Haftar con l'accusa di aver invaso le acque territoriali durante una battuta di pesca. In questi mesi di attesa, i 18 pescatori sono riusciti solamente una volta a contattare i loro familiari, restando prigionieri a Bengasi. "Il più bel regalo di Natale che ci potessero fare", il commento della signora Marica Calandrino, moglie di Giacomo Giacalone, comandante del peschereccio Anna Madre. Dopo più di tre mesi di trattative, oggi è arrivato il loro rilascio.

Nella mattinata di oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sono volati in Libia per trattare la liberazione dei pescatori. "Li accoglieremo con una grande festa e non vediamo l'ora di riabbracciarli", ha detto il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, che ha comunicato la notizia alla folla che si era già radunata davanti al comune.

L'annuncio della liberazione dei pescatori era arrivato ai familiari attraverso un audio Whatsapp che uno dei sequestrati aveva inviato alla moglie. A metà mattinata, poi, è arrivata la conferma ufficiale da parte della Farnesina. “Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari”, ha scritto il ministro Di Maio postando una foto dei 18 pescatori al porto di Bengasi davanti ai due motopescherecci sequestrati dai libici. Dopo oltre cento di giorni di carcere, dunque, i 18 pescatori siciliani potranno finalmente riabbracciare le loro famiglie per Natale.

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