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Pescara, va in tribunale con una pistola finta: denunciato “il Falco” Ferri

Mario Ferri, alias “Falco”, noto per le invasioni nei campi sportivi di mezzo mondo, è entrato nel Tribunale di Pescara con una pistola a salve per dimostrare, a suo dire, la poca sicurezza nei palazzi di giustizia. Denunciato per evasione e procurato allarme.
A cura di S. P.
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È entrato con una pistola a salve nel tribunale di Pescara per dimostrare la poca sicurezza dopo la strage di Milano, dove Claudio Giardiello ha ucciso tre persone. Protagonista del “blitz” è Mario Ferri, detto “Falco”, noto per le sue invasioni nei campi di calcio di mezzo mondo. Ferri è entrato nel palazzo di giustizia nascondendo una pistola e filmando tutto. Varcata la soglia, si è diretto in un’aula dove si stava tenendo un’udienza al pieno terra. Il 26enne di Montesilvano (Pescara) è poi uscito e in ascensore si è filmato allo specchio mentre teneva in pugno la pistola. Poi si è introdotto in un ufficio per mostrare come sia facile accedere a documenti sensibili. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una foto per dimostrare – a suo dire – le falle nel sistema sicurezza. Per la sua invasione al tribunale di Pescara è stato denunciato dai carabinieri per evasione dai domiciliari e procurato allarme.

Arma e smartphone sequestrati – Accertati i fatti, i militari hanno perquisito casa sua e hanno trovato, nascosta nel vano caldaia, la pistola a salve utilizzata da Ferri per il blitz in tribunale, che è stata sequestrata così come il suo smartphone contenente le foto e i video dell'impresa. Falco era sottoposto a provvedimenti cautelari per sentenze precedenti, legate soprattutto alle sue invasioni. Nel 2011 era stato raggiunto da un provvedimento di Daspo, di cinque anni, per gli eventi sportivi nazionali e non.

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