video suggerito
video suggerito

Pesaro, ucciso il fratello di un pentito: viveva sotto protezione in un domicilio segreto

Agguato nel giorno di Natale in pieno centro a Pesaro: due killer col volto coperto hanno sparato una trentina di colpi contro Marcello Bruzzese, 51enne calabrese fratello di un collaboratore di giustizia. L’uomo è stato ucciso mentre stava entrando in auto nel garage di casa. Da tre anni viveva con la famiglia in un’abitazione pagata dal ministero degli Interni.
A cura di Susanna Picone
769 CONDIVISIONI
Immagine

Agguato nel centro storico di Pesaro nel giorno di Natale. Un cinquantunenne calabrese, Marcello Bruzzese, è stato ucciso nel pomeriggio del 25 dicembre da due killer a volto coperto che gli hanno esploso contro trenta colpi di pistola mentre parcheggiava in garage sotto casa. La vittima non si trovava a Pesaro per scelta ma perché sottoposto a uno speciale programma di protezione in quanto fratello di un collaboratore di giustizia che appartiene a una famiglia di ‘ndrangheta. Da tre anni l’uomo viveva con la famiglia in un'abitazione pagata dal ministero degli Interni.

L'agguato a Pesaro nel pomeriggio di Natale – Intorno alle 18:30 due killer incappucciati hanno atteso che l’uomo parcheggiasse l'auto in garage nella stretta via Bovio e gli hanno sparato contro una trentina di colpi di arma automatica calibro nove, di cui almeno quindici andati a segno, quando ancora la vittima era nell'abitacolo della vettura e si apprestava a scendere. A terra sono stati recuperati più di venti bossoli. La pista della vendetta di ‘ndrangheta è apparsa subito la più plausibile, per le modalità dell'agguato e per l'identità della vittima. Dopo il delitto i killer sono scappati a piedi tra le viuzze adiacenti nella zona a traffico limitato. Al momento dell'agguato la strada era deserta e tutti i negozi chiusi. Anche un ristorante vicino aveva da poco chiuso dopo il pranzo di Natale. La gente del posto, sentendo i colpi di pistola, ha pensato a ragazzi che si divertivano coi botti di Capodanno per poi apprendere che si trattava di spari. Chi conosceva la vittima lo ha descritto come una persona gentile e riservata.

Si era salvato da un agguato nel 1995 – A coordinare le indagini dei carabinieri, insieme ai pm di Pesaro Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci, ci sarà Daniele Paci della Direzione distrettuale antimafia di Ancona che in passato a Rimini si occupò dei delitti della banda della Uno bianca. Marcello Bruzzese era già scampato a un agguato nel 1995 a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, in cui morirono il padre Domenico e un cognato, marito di una sorella, mentre lui rimase gravemente ferito.

769 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views