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Pesaro, ristorante invaso dalle cavallette, il titolare: “Hanno distrutto tutto. Lasciato solo dalle autorità”

Ll’Hostaria del Vigno al centro di Naro, Cagli, è stata invasa da milioni di insetti nel weekend. Il titolare Gianluca Rossi: “Hanno divorato tutto: salvia, bietole, cicoria, zucchine, peperoni, melanzane”. E lamenta: “Chiamavo l’Usl, i vigili del fuoco, nessuno aveva la competenza di intervenire”
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Qualcuno se la ricorderà come una delle dieci piaghe d'Egitto, ma l'invasione delle cavallette si è materializzata lo scorso weekend (6 e 7 luglio) fa nei pressi di Naro, frazione di Cagli, in provincia di Pesaro. Precisamente all’Hostaria del Vigno.

"Erano milioni, provo a dire anche 10 milioni", ha raccontato il titolare Gianluca Rossi a Tgcom24: "Mi sono ritrovato al centro della transumanza di questi insetti, che dove passano lasciano terra bruciata".

La presenza delle cavallette è risultata così massiccia che i camerieri non sono riusciti a portare i piatti all'esterno. E così gli incassi, in un periodo dove chiaramente i ristoranti guadagnano di più grazie alla bella stagione, sono andati in fumo. Senza contare i danni causati dagli insetti: "Intorno le siepi della recinzione, giovani arbusti, il mio orto. Hanno divorato tutto: salvia, bietole, cicoria, zucchine, peperoni, melanzane. Solo il rosmarino è stato risparmiato". tutto devastato" dice il gestore.

Rossi lamenta di essere stato "lasciato solo. Chiamavo Usl e vigili del fuoco, ma mi si rispondeva che non competeva loro. Da cittadino avrei dovuto contattare una ditta privata per la disinfestazione, ma chi ha permesso la schiusa delle uova? Così ho lanciato l'allarme sulla stampa".

A distanza di qualche giorno le cavallette sono andate via. Ma non del tutto. E per questo l'attività va avanti "solo tavoli all'interno, perché tutt'intorno è rimasta ancora qualche cavalletta e non posso utilizzare la mia bellissima veranda" spiega l'uomo.

Il Centro Studi di Agrea, azienda specializzata in consulenza agricola, evidenzia come la soluzione contro le cavallette possa essere la gallina faraona. "Anche se non esistono metodi biologici diretti per affrontare efficacemente questa problematica, – si legge in un comunicato diffuso sui social a commento della vicenda di Cagli – la reintroduzione della faraona nei terreni infestati si è rivelata una soluzione promettente. Questi uccelli, con il loro instancabile ‘pascolare', si alimentano del parassita, contribuendo a ridurne la presenza".

Ma da dove sono arrivati questi insetti? Su Consorzio Fitosanitario si legge che “le infestazioni di cavallette sono un fenomeno che si verifica ciclicamente in alcune zone collinari dell’Emilia Romagna. Infatti a metà degli anni ’80, numerosi comuni delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena avevano registrato pullulazioni di questi insetti con gravi danni alle colture”.

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