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Blitz della polizia contro no vax: preparavano uso di armi nei cortei, tra indagati 5 “guerriere”

Dalle prime ore di questa mattina, giovedì 9 settembre, la polizia di Stato ha fatto scattare una serie di controlli con perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di no vax che in un gruppo Telegram denominato ‘I guerrieri’ progettava azioni violente anche con armi durante manifestazioni di piazza contro vaccini anti covid o green pass.
A cura di Antonio Palma
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Perquisizioni contro i no vax violenti in tutta Italia. Dalle prime ore di questa mattina, giovedì 9 settembre, la polizia di Stato, su ordine della magistratura, ha fatto scattare una serie di controlli con  perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di appartenenti al mondo no vax che si definivano "i guerrieri' su Telegram  dove avrebbero organizzato l'uso di armi in manifestazioni di piazza contro vaccini anti covid o green pass con intenti violenti. Le perquisizioni sono state disposte dai pm della Sezione distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, che stanno coordinando le indagini, ma hanno riguardato diversi soggetti del mondo no vax in varie parti d'Italia.

Nel dettaglio, la procura del capoluogo lombardo ha delegato la locale Digos e il compartimento di polizia postale per avviare perquisizioni  rivolte nei confronti di soggetti residenti a Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova in collaborazione con gli omologhi uffici territorialmente competenti. Sono 8 gli indagati, cinque donne e tre uomini. Oltre alle abitazioni degli indagati, i controlli hanno riguardato pc, cellulari, tablet e account social. L'accusa nei confronti dei no vax è quella di aver manifestato intenti violenti da mettere in atto in occasione di pubbliche manifestazioni organizzate tramite un gruppo Telegram.

Novax su Telegram si facevano chiamare  ‘I guerrieri'

Tra le varie chat in particolare nel mirino degli inquirenti quella che parlava di violenze, anche con armi, durante un imminente raduno No Vax a Roma ma gli indagati avrebbero voluto anche creare disordini nel corso della visita, che poi fu annullata, del ministro della Sanità Roberto Speranza a Padova. Gli indagati infatti sono membri attivi di un gruppo Telegram denominato ‘I guerrieri' dove venivano progettate azioni violente da realizzare anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te in occasione delle manifestazioni ‘no green pass' organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma a Roma per le giornate dell'11 e 12 settembre.

Minacce ai giornalisti: "Facciamo saltare i furgoni delle tv"

Nelle chat facevano riferimento anche ai giornalisti da aggredire. "Quando andremo a Roma i primi" da aggredire "sono i giornalisti"  affermavano in chat gli 8 No Vax coinvolti nell'operazione di oggi invitando a "usare le molotov" (che non risulta possedessero) per "far saltare i furgoni delle tv". Secondo quanto riferito in questura a Milano, "per la stampa, ritenuta asservita al regime,  avevano un vero e proprio odio". "Per la stampa, ritenuta asservita al regime,  avevano un vero e proprio odio" hanno riferito gli investigatori. Ad ogni modo "Non risulta, al momento che ci siano altre chat analoghe, con No Vax che istigano ad azioni violente" hanno precisato, nel corso di un incontro in Questura, a Milano, i dirigenti della Digos Guido D'Onofrio e del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, Tiziana Liguori. In una delle conversazioni degli veniva poi scambiato anche l'indirizzo dell'abitazione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Otto no vax indagati tra cui 5 donne

Secondo gli inquirenti, erano  "molto determinate e arrabbiate" le 5 donne che si trovavano tra gli  elementi di spicco del canale Telegram denominato ‘I guerrieri' ma si tratta di una frangia composta da persone con un "profilo basso" senza "esponenti d'area", gente comune: disoccupati, operai, portinai, camerieri. Uno degli uomini, che aveva un porto d'armi, era conosciuto per essere vicino all'indipendentismo veneto, ma al momento non sarebbe emerso niente di più strutturato.

Nelle perquisizioni trovati coltelli, armi e bastoni

Secondo la Procura di Milano, gli otto indagati, che hanno una  età che va dai 53 anni ai 33 anni, si stavano muovendo per  creare una "rete" a livello nazionale per azioni violente e stavano pianificando una riunione operativa e preparatoria per la manifestazione ‘no Green pass' di sabato a Roma. Tesi avvalorata dai prim ritrovamenti avvenuti nel corso delle perquisizioni quando sarebbero state trovate armi, come coltelli e bastoni. A casa di uno degli 8 No Vax anche armi da fuoco ma regolarmente detenute con porto d'armi per uso sportivo. A casa di altri No Vax sono stati trovati tirapugni, spade e spray urticanti illegali.

La altre indagini sui no vax

Non si tratta della prima inchiesta contro i no vax, già nei giorni scorsi si sono mosse diverse Procure in tutta Italia dopo la scoperta di diversi canali social dove venivano organizzate manifestazioni ma anche azioni contro personaggi politici e e pubblici del mondo della sanità. Nei giorni scorsi ad esempio la Procura di Torino ha ordinato il sequestro di una chat Telegram usata da alcuni gruppi No Vax e No Green Pass che pubblicava dati personali dei virologi come numeri di telefono e indirizzi di casa, usati poi dai malintenzionati per minacciare e seguire gli esperti che in questi mesi si sono occupati di coronavirus con dichiarazioni apertamente favorevoli al vaccino.

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