Perquisizione in casa dell’ex ministro Scajola: indagato per finanziamento illecito

Agenti della polizia municipale di Imperia e della polizia postale hanno perquisito questa mattina l'abitazione privata dell'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola, nell'ambito di un'inchiesta su presunte fatture false per il pagamento di alcuni lavori di ristrutturazione all'interno della sua villa. I poliziotti, su disposizione del pm di Imperia Alessandro Bogliolo, hanno acquisito documenti utili ai fini investigativi perquisendo anche lo studio dell'ex Ministro e gli uffici del comune ligure. Le accuse per Scajola, che è stato iscritto nel registro degli indagati, sono di abuso edilizio e finanziamento illecito ai partiti. Per i magistrati, infatti, vi sarebbero sia evidenti irregolarità edilizie nei lavori di ristrutturazione di Villa Giuseppina, per i quali tra l'altro Scajola aveva presentato a suo tempo una richiesta di sanatoria, sia irregolarità nei pagamenti alle ditte edili. In pratica da parte della Procura si ipotizza che i pagamenti per i lavori di ristrutturazione dell'abitazione, sarebbero inferiori al valore effettivo, con conseguente accusa di ipotetico finanziamento illecito ai partiti. Alcuni di quei lavori infatti furono eseguiti dalla ditta dell'ex vice sindaco Pdl e assessore all'Edilizia di Imperia, Gianfranco Gaggero, ascoltato dai Pm nell'ambito della stessa inchiesta. "Ancora una volta non ho da temere nulla. Se quello che vogliono è la mia vita, ebbene, ammetto che oggi per l'ingiustizia manifesta con la quale si attua una persecuzione, un altro colpo al cuore lo ho accusato" ha detto Scajola bollando come fantasiose le ipotesi di reato della Procura.