Nella strage di Linate perse la famiglia che partì per andare da lei: 12 anni dopo si suicida
Nel 2001, nel tragico incidente di Linate in cui persero la vita 118 persone, Paola Rota vide morire i suoi genitori e suo fratello. Dopo 12 anni ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nella sua casa di Clanezzo, nel bergamasco. La storia di Paola è una storia tragica. Nel 2001 lei era in Danimarca per studio e sua madre, suo padre e il fratellino più piccolo decisero di andarla a trovare. Nessuno poteva prevedere che un Cessna – entrato per errore in pista – si sarebbe andato a schiantare contro l'areo della SAS (la compagnia danese) diretto a Copenaghen. Un incidente che ha marcato la vita di Paola e di suo fratello Matteo – anch'egli suicida un anno fa -, quest'ultimo accompagnò i gentori all'aeroporto di Linate (l'altro fratello Clemens ha oggi 22 anni e quel giorno era rimasto a casa).
Paola Rota aveva cercato di andare avanti e combattere con i ricordi di quel giorno. Aveva un compagno e dei figli (un bimbo di sei anni ed una piccola di 3 mesi). Al mattino aveva, come sempre, accompagnato il figlio maggiore alla fermata dello scuolabus e si era anche fermata a parlare con le altre mamme. E' poi tornata a casa e ha deciso di togliersi la vita. Il compagno, non riuscendo a contattarla, è subito corso a casa e ha trovato il corpo senza vita. "Ha voluto concludere il suo percorso terreno" – così Paolo Pettinaroli, il presidente del Comitato 8 ottobre, per non dimenticare ha dato la notizia sul sito dell'associazione delle vittime. "La tragedia di Linate in cui ha perso i genitori ed il fratellino Michele e la disperata fine di suo fratello Matteo l'hanno fortemente segnata".