Percorsi abilitanti docenti 2023/24 al via: posti, ammissione e tirocinio per 60, 36 e 30 CFU
Buone notizie in arrivo per gli aspiranti docenti. È stato pubblicato dal Ministero dell'Università e della Ricerca il decreto numero 620 del 22-04-2024 firmato dal ministro Anna Maria Bernini, che detta disposizioni sull’avvio dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e di abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno accademico 2023/2024, nonché l’autorizzazione dei posti per i percorsi accreditati presso ciascuna istituzione universitaria o accademica capofila.
In totale, ci sono 51.753 posti disponibili per i percorsi. Il decreto ha anche stabilito la quota di posti riservata, del 45 per cento, a favore di chi ha una determinata anzianità di servizio nell’insegnamento. Nell’ambito di questa quota il 5 per cento è destinato ai titolari di contratti di docenza nei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni.
Ci sono vari percorsi, definiti 60, 36 e 30 CFU. Ciascun candidato può presentare domanda di partecipazione per percorsi relativi alla medesima classe di concorso in una sola istituzione. I requisiti, sia per quanto riguarda i titoli che per il punteggio, sono indicati nell'Allegato A del decreto. Per l’accesso alla prova finale dei percorsi di formazione iniziale è necessaria una percentuale minima di presenza alle attività formative pari al 70 per cento per ogni attività formativa.
Quali sono i percorsi abilitanti docenti per 60, 36 e 30 CFU/CFA
Ci sono tre diversi tipo di percorsi:
- il primo è il percorso universitario o accademico abilitante di formazione iniziale di 60 CFU/CFA ai sensi dell’art. 2-bis del decreto legislativo n. 59 del 2017 e all’art. 7, comma 2 del DPCM 4 agosto 2023;
- il secondo è il percorso universitario o accademico abilitante di formazione iniziale di 30 CFU/CFA ai sensi dell’art. 2-ter, comma 4-bis e dell’art. 13, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2017 e dell’art. 7, comma 6, del DPCM 4 agosto 2023 (ce ne sono altri due sempre con 30 CFU/CFA, il primo ai sensi dell’art. 18-bis, comma 3, primo periodo del decreto legislativo n. 59 del 2017 e dell’art. 14, comma 2, del DPCM 4 agosto 2023 e il secondo ai sensi dell’art. 18-bis, comma 3, secondo periodo del decreto legislativo n. 59 del 2017 e dell’art. 14, comma 3, del DPCM 4 agosto 2023);
- il terzo è ilpercorso universitario o accademico abilitante di formazione iniziale di 36 CFU/CFA ai sensi dell’art. 18-bis, comma 4, del decreto legislativo n. 59 del 2017 e dell’art. 14, comma 4, del DPCM 4 agosto 2023.
Requisiti di ammissione e posti disponibili
I posti disponibili sono 51.753 per i percorsi. Restano fermi i requisiti di accreditamento dei percorsi individuati dal DPCM 4 agosto 2023. Il riconoscimento dei crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici avviene secondo quanto disposto dall’art. 8, commi 1 e 2 del DPCM 4 agosto 2023.
Quanto durano i percorsi per l'abilitazione dei docenti
Per l’anno accademico 2023/2024 i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale possono essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, anche in deroga al limite previsto dal citato articolo 2-bis, comma 1, secondo periodo, e in ogni caso in misura non superiore al 50 per cento del totale.
Prova finale, tirocinio e costi
Come è specificato nel decreto, per l’acquisizione di ogni CFU o CFA di tirocinio è previsto un impegno in presenza nei gruppi-classe pari a dodici ore. Per lo svolgimento delle attività di tirocinio, i Centri si avvalgono di personale docente in servizio presso le scuole secondarie di primo e di secondo grado in qualità di tutor coordinatore presso i Centri e di tutor tirocinanti nelle istituzioni scolastiche.
Per l’accesso alla prova finale dei percorsi di formazione iniziale è necessaria una percentuale minima di presenza alle attività formative pari al 70 per cento per ogni attività formativa. Il costo massimo complessivo non può superare l’importo di euro 2.500.