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Perché sempre più città nel mondo stanno vietando i monopattini elettrici a noleggio

Anche la città di Melbourne, in Australia, ha vietato i monopattini elettrici a noleggio. Ma non è l’unica città che ha deciso di porre questo veto.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sempre più città nel mondo hanno deciso di porre un veto sui monopattini elettrici a noleggio. L'ultima è la città di Melbourne, in Australia. La micromobilità è da sempre un tema divisivo. Alcuni ne esaltano l'efficienza e la sostenibilità. Altri invece la pericolosità. Questa tesi è sostenuta dall'aumento degli incidenti stradali e dal caos che provocano sui marciapiedi e sulle strade.

Come scritto precedentemente a Melbourne, per esempio, è stato deciso di vietarne il noleggio proprio a causa delle centinaia di denunce e segnalazioni di incidenti. Gli e-scooter erano arrivati nel 2022. Il consiglio comunale ha votato per rescindere i contratti con i suoi due operatori Lime e Neuron. A entrambi è stato dato un preavviso di trenta giorni per rimuovere tutti i mezzi.

"Questa è stata un'opportunità per porre fine al caos sui marciapiedi di Melbourne e rendere la nostra città di nuovo sicura", ha affermato il sindaco di Melbourne Nicolas Reece durante una conferenza stampa. Il primo cittadino ha poi chiesto che proprio negli ultimi giorni diversi residenti, commercianti e visitatori hanno chiesto di porre fine alla sperimentazione e di rendere la città nuovamente sicura.

Nonostante una dichiarazione governativa abbia mostrato come la sperimentazione abbia ridotto le emissioni di carbonio della città di oltre quattrocento tonnellate negli ultimi due anni e mezzo, un altro rapporto – quello del Royal Melbourne Hospital pubblicato a dicembre 2023 – ha rilevato che sono stati registrati 256 feriti e un incidente mortale.

Ricordiamo che Melbourne non è l'unica grande città ad aver posto un veto. Anche Parigi ha votato per vietarne il noleggio nel 2023. Nel 2020 era toccato a Copenaghen, che li ha poi reintrodotti l'anno successivo con regole severe. Barcellona, invece, lì ha vietati nelle zone storiche dal 2016. A Roma, invece, nel 2022 gli amministratori hanno stilato nuove regole per ridurne l'impatto sul suolo pubblico dopo che due turisti americani sono stati multati per averli lasciati sulla scalinata di piazza di Spagna causando migliaia di euro di danni al marmo.

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