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Perché Sammy Basso difficilmente diventerà beato: come funziona il percorso di canonizzazione

Presso il Dicastero vaticano per le cause dei santi sono migliaia le cause ferme, anche da secoli. L’iter è complesso e, se andrà bene, ci vorranno decenni.
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Sammy Basso (Facebook).
Sammy Basso (Facebook).

Da più parti si levano richieste per una beatificazione di Sammy Basso, il più longevo malato di progeria al mondo, morto lo scorso 5 ottobre e noto anche per la sua grande testimonianza di fede. Il vescovo di Vicenza non ha chiuso le porte a questa eventualità, tuttavia ha spiegato che si tratta di una procedura lunga, per cui bisognerà aspettare molti anni prima che il desiderio di molti si traduca in realtà.

Il percorso di canonizzazione può essere lungo o molto corto. San Francesco è stato canonizzato solo dopo due anni dalla morte e il riconoscimento di ben quaranta miracoli in quel piccolo lasso di tempo. A Sant'Antonio di Padova bastò solo un anno per essere canonizzato. Altri tempi, altre procedure, ma di recente un iter abbreviato è stato utilizzato per la canonizzazione di Giovanni Paolo II, che però era morto in chiaro odore di santità. D’altro canto, presso il dicastero sono migliaia le cause ferme anche da secoli.

Innanzitutto sarà necessario avviare un processo a livello diocesano: sarà necessario raccogliere prove e testimonianze della presunta santità di Sammy Basso e dovrà essere nominato un postulatore, cioè una persona che si occuperà di raccogliere tutti gli incartamenti e proporre che Sammy possa essere venerato dai fedeli. Se sarà dimostrato che ha dimostrato in vita doti eccezionali sotto il profilo della fede potrebbe essere dichiarato "servo di Dio" e poi, eventualmente, venerabile, beato e santo, in un iter che necessiterà, se andrà bene, di alcuni decenni.

Dalla diocesi di Vicenza la pratica passerà al Dicastero per le cause dei santi, in Vaticano. Bisognerà dimostrare l’"eroicità delle virtù" di Sammy per farlo dichiarare venerabile. Se ci saranno elementi validi, l'istruttoria vaticana continuerà. A quel punto bisognerà dimostrare che grazie all'intercessione di Basso è avvenuto un miracolo, cioè un evento prodigioso di origine divina. Solo a quel punto il Vaticano valuterà la nomina di "beato", che prevede che il defunto possa essere venerato in luoghi limitati o da specifici gruppi di devoti.

Nel caso di un secondo miracolo riconosciuto potrà essere decisa la canonizzazione e il nome di Sammy Basso sarà annoverato tra i santi di Dio. Già con la beatificazione la Chiesa attesta che la persona si trova in Paradiso, al cospetto di Dio e che, quindi, può intercedere presso l’Altissimo affinché porti dei benefici a persone viventi.

A sovrintendere le pratiche per la dichiarazione di santità è il Dicastero delle cause dei santi, attualmente guidato dal cardinale Marcello Semeraro. Per volontà di papa Francesco, il Dicastero ha sostituito nel 2022 la storica Congregazione per le cause dei santi. Con il dicastero collabora una commissione medica composta da luminari della medicina, non per forza cattolici.

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