Perché Papa Francesco chiude le porte a sacerdozio e diaconato femminile: “Donne servono come donne”
Papa Francesco ha pronunciato il "no" più netto del suo pontificato al diaconato femminile e, di conseguenza, anche al sacerdozio per le donne. Intervistato da Norah O' Donnel di CBS News, al pontefice è bastato pronunciare solo due lettere in risposta alla domanda se una bambina cattolica potrà mai sperare di diventare diacono da grande.
"Se si tratta di diaconi con l'Ordine Sacro, no", ha detto in spagnolo il Papa, che si è subito spiegato, anche se in modo un po’ contorto. "Le donne hanno sempre avuto, direi, la funzione di diaconesse senza essere diaconi, giusto? Le donne sono di grande servizio come donne, non come ministri all'interno dell'Ordine Sacro". Secondo Francesco, "fare spazio alle donne nella Chiesa non significa dare loro un ministero".
Un “no” così tagliente su questo tema non veniva pronunciato, nella Chiesa cattolica, dai tempi di Giovanni Paolo II, che, nella lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis del 22 maggio 5 1994, esattamente trent’anni fa, aveva scritto: "Pertanto, al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa". Trent’anni dopo, la posizione della Chiesa non è cambiata di una virgola.
Negli ultimi anni Francesco ha istituito ben due commissioni per approfondire il tema del diaconato femminile, i cui lavori non sono mai stati resi ufficialmente noti. In risposta alle interviste del Papa si è espressa duramente la Women’s Ordination Conference, una importante associazione statunitense che da anni chiede che, come già avviene in larga parte del mondo protestante, le donne possano accedere al sacerdozio. Le parole del Papa sono state definite "un tradimento del progetto sinodale che prevede di camminare insieme", aggiungendo che "una chiamata per una più giusta inclusione delle donne in tutti gli aspetti della vita della Chiesa è stata ascoltata in tutti i continenti".
Reazioni piccate arrivano pure dall'Italia: per il teologo Andrea Grillo, noto studioso del tema, "la valutazione dell'accesso della donna al diaconato non può dipendere dal pregiudizio che "sa" che la donna non è fatta per avere autorità pubblica. La riserva maschile non ha alcun fondamento dottrinale, neppure per i cattolici."
Ma chi è e cosa fa un diacono? Si diventa diaconi dopo una vera e propria ordinazione ed i sacerdoti possono diventarlo solo se prima sono stati ordinati diaconi. Ai diaconi sono vietate alcune funzioni proprie dei sacerdoti: non può presiedere l’Eucarestia, non può celebrare messa da solo, non può consacrare le ostie, non ha il potere di assolvere i peccati. A differenza dei sacerdoti, può essere sposato ed in genere ha un suo lavoro al di fuori della comunità ecclesiale. È, però, considerato un membro del clero, veste propri paramenti liturgici, proclama il Vangelo durante la messa, può tenere l’omelia, benedire le nozze, celebrare i battesimi ed i funerali: è un ministro della Chiesa cattolica a tutti gli effetti.