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Covid 19

Perché nei cortei “no green pass” ci sono cartelli con il numero “3783” (e perché è una bufala)

Da giorni nelle piazze dei “no green pass” sono spuntati cartelli con la scritta “3.783”. Da cosa deriva? Da un’errata lettura dell’ultimo report dell’Istituto Superiore della Sanità. In realtà i morti positivi a Sars Cov2 sono purtroppo molti di più: oltre 131mila.
A cura di Davide Falcioni
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"I morti di Covid in Italia sono solo 3.783". È l'ennesima bufala negazionista che circola da giorni non solo sui social network, ma anche su alcune testate giornalistiche e nelle piazze delle manifestazioni No Green Pass: decine di persone nelle proteste di ieri hanno esposto cartelli con quel numero, a indicare che i decessi causati dalla pandemia non sono oltre 131mila, come risulta dai report del Ministero della Salute, bensì molti, molti meno, nell'ordine di poche migliaia. Ma da cosa deriva quel numero di 3.783? E come ha fatto a diffondersi tra scettici, negazionisti e no vax? Da giorni è in corso un tam tam sui social network e nelle chat in cui viene mostrata la prima pagina del quotidiano Il Tempo di giovedì 21 ottobre intitolata "Morti di tutto, non di Covid". Un pezzo all'interno del quotidiano a firma del direttore Franco Bechis recita:

Secondo il nuovo rapporto (che non veniva aggiornato da luglio) dell'Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il virus che ha messo in ginocchio il mondo avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Sembra un'affermazione strampalata e da no vax, ma secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall'istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19. Quindi dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé.

Quel 3.783 è stato estrapolato dal rapporto del 19 ottobre dell’Istituto superiore di sanità (ISS) sulle "caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 in Italia". In quel dossier, tanto per cominciare, si diceva che al 5 ottobre risultavano 130.468 decessi tra uomini e donne positive al coronavirus dall’inizio della pandemia. Come fatto in tutti gli altri rapporti pubblicati nell'ultimo anno e mezzo, l’Istituto Superiore della Sanità ha segnalato il numero medio di patologie osservate (tramite le cartelle cliniche) prendendo in esame un campione di 7.910 deceduti. Tra questi, non risultavano affetti da patologie pregresse 230 pazienti, pari al 2,9 per cento del campione. È così che qualcuno ha pensato bene di applicare quel 2,9% ai 130.468 morti segnalati dall’ISS, ottenendo come risultato 3.783 decessi.

In realtà, come è noto fin dall'inizio della pandemia, la stragrande maggioranza delle persone morte di Covid aveva delle patologie pregresse: dal diabete al cancro, dalle cardiopatie all'obesità, dall'ictus alla demenza. Ciò non significa, tuttavia, che siano state quelle malattie a determinarne la morte e non il coronavirus. Al contrario, se non fosse subentrato il Covid quelle persone avrebbero continuato certamente a vivere. Basta leggere il rapporto dell'ISS per intero per rendersene conto: cosa che, evidentemente, i negazionisti non hanno nessuna intenzione di fare.

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