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Guerra in Ucraina

Perché l’Ucraina non può entrare oggi nell’Unione europea

L’Ucraina vuole entrare nell’Unione europea rapidamente, e la presidente della Commissione Ue sembra aver aperto all’ipotesi. Ma è davvero possibile in tempi brevi? La professoressa Mariani, dell’Università Bocconi di Milano, spiega qual è la procedura e quali sono le tempistiche.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il presidente ucraino Zelensky chiama, l'Unione europea risponde. Si continua a parlare – sempre più insistentemente – dell'ingresso nell'Ue del Paese sotto attacco da parte della Russia. L'ultima in ordine di tempo è stata, ieri, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen: "L'Ucraina è una di noi e la vogliamo nell'Unione", ha annunciato. Zelensky, come dicevamo, chiede da giorni – e sempre più insistentemente – di entrare nell'Ue e nella Nato, mentre Putin non sembra avere alcuna intenzione di fermare la guerra che ha deciso di cominciare. Per il presidente ucraino l'entrata nell'Unione rappresenta una speranza, ora più che mai. Ma è possibile che questa cosa accada in tempi rapidi? Fanpage.it lo ha chiesto a Maria Paola Mariani, professoressa associata di Diritto Internazionale all'Università Bocconi di Milano.

Maria Paola Mariani, professoressa di Diritto Internazionale alla Bocconi di Milano
Maria Paola Mariani, professoressa di Diritto Internazionale alla Bocconi di Milano

Professoressa Mariani, quante probabilità ci sono che l'Ucraina entri davvero nell'Unione europea in breve tempo?

La dichiarazione della presidente della Commissione è sorprendente, ma parliamo ovviamente di progetti a lungo termine. I processi di adesione sono lunghi e complicati, come dimostrano quelli dei Paesi balcanici. Il clima, inoltre, non è più com'era negli anni '90, quando l'Unione si aprì verso Est. Inoltre bisogna considerare tutte le difficoltà che ci sono nel divenire membro, a partire dall'avere un sistema giuridico pronto ad adeguarsi alle normative europee. Serve una fase di preparazione abbastanza lunga. E poi serve il consenso politico di tutti i membri, l'unanimità degli Stati.

Quindi si tratta più di propaganda che di una reale possibilità, o no?

È stata messa sul tavolo nell'ottica di una trattativa, per mandare un messaggio a Putin. Oggi, però, è una dichiarazione di natura politica e non programmatica. Non è possibile perché ci sono tutta una serie di difficoltà tecniche: l'Ucraina è un Paese che dovrebbe intervenire in maniera importante sulla propria struttura di governance per poter aderire. Non è una cosa che si può prevedere a breve.

Insomma professoressa, è impossibile…

Impossibile non si può mai dire. Ma è ovviamente uno scenario molto improbabile. Vorrebbe dire rompere i meccanismi e le regole dell'Unione europea. Sono processi lunghi che possono avvenire solo in tempo di pace, che prevedono un periodo in cui gli Stati fanno una serie di riforme sotto il controllo della Commissione, per rendere il sistema più simile a quello degli altri Paesi membri. È una situazione possibile, ma non nel breve periodo.

In questi istanti, mentre stiamo parlando, il presidente Zelensky ha firmato una richiesta scritta di adesione all'Ue, questo cambia qualcosa?

No, nulla. Anche la Turchia ha una richiesta aperta. Significa solo che comincia l'iter lunghissimo di cui abbiamo appena parlato.

La richiesta ufficiale di adesione all'Ue da parte dell'Ucraina firmata da Zelensky
La richiesta ufficiale di adesione all'Ue da parte dell'Ucraina firmata da Zelensky

Cosa succederebbe se l'Ucraina già facesse parte dell'Unione europea oggi?

Il punto è che ci sono Paesi dell'Unione europea che potrebbero subire la stessa sorte. La Nato, però, è un'altra cosa: è un'alleanza militare a fini di difesa, per cui chi ne fa parte e viene aggredito deve essere supportato dagli altri Stati. La paura oggi è che Putin, nella sua foga belligerante, possa rivolgersi anche ad altri Paesi. Per questo Polonia e Paesi baltici hanno molta paura. Questo, però, porterebbe quasi certamente il livello del conflitto a una reazione militare degli altri Paesi.

L'Unione europea di per sé non prevede una difesa comune?

Nell'Unione europea c'è una politica di sicurezza comune che però non è impostata come quella della Nato, che serviva a creare un'alleanza in caso di aggressione. Nell'Unione europea si va verso l'idea di un esercito comune.

La Russia potrebbe accettare l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea? Magari tra qualche anno…

Quando c'è stata la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell'Unione sovietica, l'allargamento a Est dell'Unione europea era stato informalmente accettato. C'era persino chi pensava che anche la Russia avrebbe fatto questo percorso, verso una liberaldemocrazia. Poi la Russia ha accettato la struttura economica occidentale, ma non la rule of law. Perciò oggi è una democrazia autoritaria.

Putin, però, non sembra affatto intenzionato a fare passi indietro sull'espansione a Est dell'Occidente…

La speranza di tutti è che Putin sia alla fine del suo mandato, anche perché non sembra più così lucido nelle sue azioni. Questo attacco all'Ucraina non è una prova di forza, ma quella di uno che si sente assediato e minacciato dal fatto che i valori occidentali e democratici possano prendere il sopravvento anche in Russia. Di fatto questo lunghissimo potere da lui detenuto deriva da un abuso delle regole democratiche. Mi chiedo per quanto ancora i russi siano disposti a fare questa battaglia.

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