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Perché l’Italia ha avuto temperature miti finora e quando arriva l’ondata di caldo: l’analisi del climatologo

L’intervista di Fanpage.it a Giulio Betti, climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Bioeconomia del CNR di Firenze: “Da venerdì 7 giugno fiammata di caldo, soprattutto al Centro Sud dell’Italia. È la stessa massa di aria calda che ha fatto registrare record di temperature altrove in Europa. Il motivo? I mari sono troppo caldi”.
Intervista a Giulio Betti
Climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Bioeconomia del CNR di Firenze.
A cura di Ida Artiaco
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"Nei prossimi giorni arriverà una fiammata di caldo, dopo una primavera abbastanza mite, soprattutto sull'Italia meridionale, dovuta al passaggio di una massa di aria calda che altrove in Europa ha già fatto registrare record di temperature per il periodo. Qualche esempio? In Israele sono stati raggiunti i 48 gradi centigradi, ma anche in Scandinavia il termometro ha raggiunto i 30 gradi, abbastanza anomali per il mese di maggio".

A parlare a Fanpage.it è Giulio Betti, climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Bioeconomia del CNR di Firenze, il quale ha spiegato cosa sta succedendo dal punto di vista climatico in Italia e in Europa, e cosa dovremo aspettarci per le prossime settimane con l'arrivo del primo vero caldo estivo.

Giulio Betti
Giulio Betti

Dott. Betti, in Europa si stanno registrando temperature record: 48.1 °C in Israele, 44 °C in Turchia e 43 °C a Cipro. Cosa sta succedendo?

"Sta succedendo quello che in realtà già succede da molti anni, e cioè ondate di calore precoci con valori termici che solitamente in passato si sarebbero verificati in piena estate e che adesso si registrano già durante i primi giorni di giugno o addirittura a fine maggio. In posti come Grecia, Turchia ed anche Nord Africa ci sono non solo temperature molto più alte della media ma abbiamo anche dei record storici.

Segnaliamo, in particolare, quello che si è avuto in una zona seppur desertica che è Israele, dove si sono raggiunti i 48 gradi. Ma valori record si sono registrati anche in Turchia, Grecia, nonché in Russia occidentale e Scandinavia, dove c'è stato – anche se manca l'ufficialità – il secondo maggio più caldo della storia da quando si registrano i dati, secondo soltanto al 2018. A maggio in Norvegia si sono sfiorati i 30 gradi e non ha praticamente quasi mai piovuto. Siamo circondati da caldo anomalo".

Sì, siamo circondati. E in Italia?

"L'Italia, soprattutto al Nord e al Centro, come parte della Francia e della Spagna settentrionale, hanno goduto di temperature meno calde, più o meno nella norma del mese, ma lo scotto che abbiamo pagato per avere temperature semplicemente normali sono stati i nubifragi quotidiani che hanno portato gravi danni non solo ai centri abitati ma anche alle colture. Quello che si registra è che a ogni passaggio di perturbazione che è transitata nel mese di maggio abbiamo avuto grandinate intense e temporali e abbiamo visto piene fatali nel Nord Est del Paese. Volendo esaminare il quadro generale, abbiamo una Europa molto calda in cui ci sono eventi estremi ripetuti, come anche quella che c'è stata in Germania.

Diversa è la situazione del Sud Italia, dove abbiamo avuto scarse precipitazioni con una situazione di gravissima siccità, come in Sicilia, ma anche in Puglia e Sardegna. Così, mentre al Nord c'è stato un eccesso d'acqua, il Sud vive una situazione quasi drammatica e nei prossimi giorni la situazione è destinata a peggiorare. Rischiamo una crisi idrica profonda ben prima del mese di agosto, perché non piove e fa troppo caldo".

A cosa è dovuta questa situazione?

"Le perturbazioni che entrano dall'Atlantico sono di per sé forti perché ricche di vapore acqueo e calore perché l'Oceano Atlantico è eccezionalmente caldo, molto più caldo del normale, così come il Mediterraneo. Quindi ogni perturbazione che transita può contare su una grande quantità di vapore acqueo e di energia che si scarica attraverso piogge estremamente intense. Tutto quello che osserviamo in Europa, sia a livello di precipitazioni intense che di caldo anomalo, è figlio di un eccesso di energia dovuta a un eccesso di calore".

Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni? Anche in Italia si registreranno temperature record?

"Non è detto che si raggiungano record storici, tuttavia a partire da oggi e soprattutto da venerdì 7 giugno al Sud (specialmente in Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata) e sul medio versante adriatico ci saranno a temperature anomale che ad oggi – secondo le previsioni – potrebbero sfiorare i 40 gradi. È una fiammata di caldo che arriva dopo una primavera molto mite su gran parte dell'Italia, scarsamente piovosa. Questa ondata di calore che arriverà a breve – provocata dalla stessa massa d'aria che ha portato record altrove in Europa – non farà altro che peggiorare la crisi idrica perché un caldo così intenso a inizio stagione comporta evaporazione. Non è bella situazione. Da esperto guarderei con preoccupazione a quanto sta succedendo e in particolare al Centro Sud, che rischia di soffrire molto".

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