Perché l’Ivermectina non cura il Covid e non va usata (a meno che tu non sia un cavallo)
Da mesi ormai un farmaco antiparassitario viene presentato come un possibile trattamento per il Covid-19 alimentando spesso le speranze dei no vax che puntano molto su una cura contro il virus piuttosto che farsi vaccinare: stiamo parlando dell’Ivermectina, un medicinale molto noto ai medici visto che per anni è stato usato con successo per debellare vermi e parassiti, in particolare negli animali. Soprattutto nell'ultimo periodo, le voci a sostegno dell'ivermectina "anti covid" sono tornate a farsi sentire dopo la pubblicazione di alcuni studi che ne indicherebbero l'efficacia, e a corollario delle richieste sono tornati anche le accuse di insabbiamento da parte di Big Pharma. In realtà l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha preso molto sul serio questi studi varando un gruppo di lavoro apposito per studiarli nel dettaglio dal cui lavoro però è emerso che le prove a sostegno dell’efficacia dell’ivermectina per quanto riguarda mortalità, malattia grave e ricovero nei pazienti Covid-19 sono di “qualità molto bassa”.
Anche secondo i National Institutes of Health degli Stati Uniti non ci sono prove dell'efficaci anti covid dell'antiparassitario visto che alcuni studi clinici non hanno mostrato benefici o addirittura hanno evidenziato un peggioramento della malattia e altri che hanno invece mostrato solo una minore durata della malattia ma hanno usato metodologie tali da non rendere affidabili le conclusioni. Ad oggi infatti nessun ente nazionale o internazionale lo ha approvato come farmaco anti covid anche se resta nell’elenco dei farmaci essenziali dell’OMS per diverse malattie parassitarie.
Eppure c'è chi ha voluto provare sulla sua pelle l'Ivermectina dovendo poi ricorrere a ricoveri e alle cure ospedaliere. È accaduto in Usa dove la FDA ha ricevuto più segnalazioni di pazienti in ospedale dopo aver assunto ivermectina destinata ai cavalli. Come ricorda anche l’Agenzia Italiana del Farmaco, “sebbene ivermectina sia generalmente ben tollerata alle dosi autorizzate per altre indicazioni, gli effetti indesiderati potrebbero aumentare se si utilizzassero dosaggi più elevati" come quelli destinati ai cavalli. I preparati di ivermectina per animali sono molto diversi da quelli approvati per l'uomo in caso di trattamento anti parassitario. In oltre ricorda la Fda, anche i livelli di ivermectina per usi approvati possono essere rischiosi se assunti senza controllo medico visto che il medicinale interagisce con altri farmaci, come gli anticoagulanti