Perché la Sicilia è ancora l’unica regione d’Italia con più di 300 casi di Covid al giorno
Mentre in tutta Italia la situazione epidemiologica è in costante miglioramento e nella giornata di ieri sono stati rilevati 1.896 nuovi casi e 108 morti di Covid c'è una regione in controtendenza: si tratta della Sicilia, dove secondo il bollettino del Ministero della Salute ieri si sono registrati 337 contagi su 22.004 tamponi processati e 12 decessi, numeri raddoppiati rispetto a lunedì, quando le infezioni accertate sono state 156 su 9.759 test eseguiti. I dati della regione più a sud d'Italia appaiono dunque tutt'altro che confortanti: la Sicilia è la regione in cui il Covid-19 è attualmente più diffuso e in cui il tasso d'incidenza è superiore a 1,5, proprio mentre nel resto del paese è sceso sotto la soglia di 1 (0,85%, per la precisione). Con i 337 casi diagnosticati ieri, il totale degli attuali positivi nell'Isola (anche grazie alle guarigioni) è di 7.706 (-177 rispetto ai 7.883 di lunedì), di cui 7.296 si trovano in isolamento domiciliare, 368 ricoverati con sintomi nei reparti ospedalieri Covid, e ancora 42 ricoverati in Terapia Intensiva, con nessun nuovo ingresso in area critica nelle ultime 24 ore.
Preoccupa la provincia di Catania con 176 nuovi casi
Il dato siciliano è preoccupante, ma la situazione non è grave allo stesso modo in tutto il territorio: ad alzare sensibilmente il numero dei contagi è infatti una provincia in particolare, quella di Catania, che ieri da sola ha fatto registrare 176 nuovi positivi, un dato sei volte maggiore rispetto ai 25 casi del capoluogo Palermo. Poi ci sono Agrigento con 56 infezioni, Messina con 23, Caltanissetta con 20, Ragusa 16, Siracusa 12, Trapani con 8 ed Enna con 1. È dunque la provincia etnea quella con la situazione più critica, tanto da renderla un "caso nazionale" con un aumento esponenziale dei contagi che, nelle ultime settimane, non si è mai arrestato. Ieri l'area catanese ha superato per infezioni province molto più estese e popolose come Roma e Milano.