Perché la benedizione Urbi et Orbi del Papa non sarà impartita dalla loggia di Piazza San Pietro
Tra le novità del Natale 2020, caratterizzato dall'emergenza Coronavirus, c'è anche il cambio di location per l'attesa benedizione Urbi et Orbi che Papa Francesco impartirà il 25 dicembre insieme all'Angelus. Quest'anno, infatti, ha fatto sapere la Santa Sede con un comunicato giorni fa, il Pontefice pronuncerà il messaggio natalizio e impartirà la benedizione nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo apostolico, in diretta sul web e in tv, e non come tradizione dalla Loggia centrale della basilica di San Pietro per evitare qualsiasi tipo di assembramento da parte dei fedeli nel rispetto delle regole anti Covid.
Come cambia la benedizione Urbi et Orbi di Natale
Anche il Vaticano si è così adeguato alle norme di sicurezza anti Covid, decidendo di mandare in onda in streaming sul web e in tv la benedizione Urbi et Orbi di Natale impartita da Papa Francesco: non ci sarà la tradizionale preghiera dalla loggia centrale della basilica di San Pietro per far sì che i fedeli non si assembrino in piazza. Sarà dunque un Natale diverso anche per il Santo Padre che per la prima volta non si troverà davanti una piazza San Pietro gremita in occasione di uno dei momenti più sentiti dai credenti di tutto il mondo.
Come cambiano le cerimonie del Papa con le norme Covid
A cambiare non è soltanto la benedizione Urbi et Orbi. Anche le recite dell’Angelus nel periodo natalizio non saranno in piazza: il 26 e 27 dicembre e il primo, 3 e 6 gennaio il Papa si rivolgerà ai fedeli dalla Biblioteca. Inoltre, già questa sera Bergoglio anticiperà l'orario della Messa della notte di Natale di due ore per rispettare il coprifuoco notturno: quest’anno la celebrazione comincerà alle 19,30 e nella basilica potrà entrare un numero assai ridotto di fedeli "per evitare il rischio di assembramento, come disposto dalle autorità civili, alle quali dobbiamo obbedire", come aveva dichiarato l'8 dicembre.