Perché il terremoto di oggi a Catania è stato avvertito fino a 70 chilometri di distanza secondo l’Ingv
"Il terremoto registrato oggi al largo della costa catanese è di natura tettonica ed è stato avvertito fino a Siracusa e ad Enna a causa della sua profondità".
Così Raffaele Azzaro, sismologo dell'Osservatorio Etneo dell'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha spiegato a Fanpage.it perché la scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata oggi pomeriggio a cinque chilometri da Aci Castello, al largo della costa della Sicilia orientale, sia stata sentita fino a quasi 70 chilometri di distanza e perché, nonostante ciò, non ci sia nulla di cui preoccuparsi.
Azzaro ha sottolineato che "non ci sono state repliche dopo la scossa di magnitudo 4.4. Data l'alta sismicità della zona considerata, non è un fenomeno che ci sorprende. Non può però essere ricondotto all'attività dell'Etna, è stato un terremoto di natura tettonica".
L'Ingv continuerà a monitorare la situazione, perché "la rete sismica funziona 24 ore su 24", ha precisato Azzaro, che ha aggiunto: "Il contesto nel quale si è verificato il terremoto oggi è quello dinamico e sismo-tettonico della zona al largo della costa siciliana, sotto il livello del mare, dove si sviluppano sistemi di faglie che dal largo dello Ionio si avvicinano alla costa orientale della Sicilia per toccarsi proprio nella zona dove è avvenuto il terremoto. Ma queste sono considerazioni preliminari, poi i dati vanno perfezionati via via che si aggiungono nuove informazioni per migliorare le stime che abbiamo realizzato".
La magnitudo del sisma di oggi può essere considerata moderata, non è stata una scossa forte ma è stata avvertita a causa della profondità. "La profondità è quella giusta, nel senso che 17 chilometri sono i valori che consentono una avvertibilità così ampia di un evento che alla fin fine non ha una magnitudo alta, anzi possiamo dire che non è stato nulla di che".