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Perché il prossimo inverno rischiamo di rimanere senza riscaldamento per diverse ore al giorno

Continua ad aumentare il prezzo del gas naturale che nella giornata di ieri ha sfiorato il tetto di 300 euro. Secondo il Prof Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, questo potrebbe essere un inverno difficile. “Prepariamoci al razionamento”
Intervista a Davide Tabarelli
Presidente e fondatore di NE - Nomisma Energia
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il prezzo del gas naturale ha sfiorato nella giornata di ieri il tetto di 300 euro. Nonostante tutto, il "picco" potrebbe non esser stato ancora raggiunto. A far paura è la carenza fisica di gas: un eventuale stop delle forniture dalla Russia (e l'annuncio del fermo alle consegne attraverso Nord Stream dal 31 al 2 settembre) fanno presupporre un inverno difficile. Secondo il Prof. Davide Tabarelli, presidente e fondatore di NE – Nomisma Energia, il nostro Paese deve prepararsi perfino all'ipotesi del razionamento. "Speriamo non ce ne sia bisogno – ha spiegato in un'intervista con Fanpage.it – ma non possiamo escluderlo. Sarebbe giusto preparare gli italiani a questa eventualità".

Davide Tabarelli
Davide Tabarelli

Perché il prezzo del gas continua ad aumentare in modo quasi inarrestabile?

Tutto dipende dalla carenza fisica di gas. Il timore che la Russia possa interrompere le forniture è concreto e dobbiamo farci i conti. Questo dato di fatto deve prepararci a un inverno complicato.

Secondo lei quale sarà il picco dei prezzi del gas naturale e quando lo toccheremo?

Potremmo averlo già toccato nella giornata di ieri perché i mercati ragionano sempre sullo scenario peggiore. Quello che è veramente importante è che questa situazione non duri sul lungo termine. Prima o poi i costi torneranno ad essere quelli di produzione, ma serve tempo.

Tutto questo a prescindere da una soluzione alla crisi con l'Ucraina?

Sì, certo. Se si riuscisse a raggiungere un accordo sarebbe ovviamente meglio, il mondo impiegherebbe meno tempo a ristabilirsi. Questo processo di "normalizzazione" del prezzo però ci sarà indipendentemente dalla risoluzione della guerra.

La scoperta annunciata da Eni su un maxi giacimento di gas nei pressi di Cipro può essere considerata una buona notizia per l'inverno europeo?

Sicuramente è una buona notizia che potrebbe dare respiro all'Europa, ma forse non nel breve periodo. Questo giacimento potrebbe essere un salvagente non indifferente dal prossimo anno, ma nel frattempo dobbiamo superare l'inverno. Per il momento dobbiamo puntare a questo.

Le nostre scorte di gas sono sufficienti per far fronte alla crisi?

Non sono sufficienti per essere da sole l'unica soluzione alla carenza di gas. Come dicevo, se manca la fornitura massiccia siamo una barca in mezzo al mare.

In una recente intervista ha parlato di razionamento del gas come in Germania in previsione dell'inverno. Cosa intende?

Dobbiamo chiedere un taglio dei consumi alle aziende che consumano di più e considerare anche una minore fornitura di gas ai condomini. Gli italiani potrebbero andare incontro a qualche ora al giorno senza riscaldamento, per esempio. Speriamo non ci sia bisogno di arrivare a questo, ma è un'eventualità alla quale dovremmo abituare i cittadini. Non possiamo escluderlo

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